Enna. Palazzo delle Benedettine: salvaguardia e rilancio

Enna. «Un bene dal valore inestimabile come il Palazzo delle Benedettine merita di essere salvaguardato e rilanciato». Se ne dicono fortemente convinti gli stati maggiori delle associazioni ennesi che si sono riuniti insieme all’assessore Giovanni Contino per discutere del futuro del Palazzo ma anche di quelle che sono le attuali condizioni. Ad essere presenti all’incontroi rappresentanti ed i delegati di SiciliAntica, Casa d’Europa, Unesco, Accademia Pergusea, Fai, società Dante Alighieri ed Associazione Cisi Onlus ai quali Contino ha spiegato che «da qualche mese la struttura è stata svuotata e quindi allegerita, questo era il primo passo da fare per non complicarne la sua tenuta». Contino ha accompagnato i rappresentanti delle associazioni in un giro all’interno del Palazzo lasciando gli stessi stupefatti per il valore storico di quello che è un patrimonio storico della città. Stupore ma anche apprensione per i rappresentanti delle associazione ennesi nel vedere che «nonostante il gran lavoro che ha portato avanti l’assessore Contino, che ringraziamo, serve ancora uno sforzo per eliminare le criticità». L’assessore ha infatti spiegato che restano da fare altri interventi: «Si devono assolutamente fare i lavori di cerchiatura per stabilizzare la struttura che negli anni ha fatto segnare una sorta di rotazione, e procedere anche sulla copertura».
Su esplicita richiesta dei rappresentanti delle associazioni Contino ha aggiunto che «in bilancio abbiamo messo dei fondi per la progettazione definitiva della messa in sicurezza», un aspetto su cui risulterà essere fondamentale l’apporto dell’università Kore come, d’altra parte, è stato fino ad ora. Ed a proposito di Kore i presidenti delle associazioni lanciano la loro idea: «Presto chiederemo un incontro con il presidente dell’università Kore per capire se ci sono le condizioni affinchè l’ateneo ennese possa essere protagonista del rilancio di questo preziosissimo monumento ennese. Sarebbe un vero peccato – osservano i rappresentanti delle associazioni – se un abbandono del Palazzo dovesse procurarne dei danni in futuro».
L’alleggerimento della struttura e qualche altro intervento di messa in sicurezza attraverso la puntellatura non bastano infatti ad assicurare la tenuta statica della struttura. Il pensiero delle associazioni va a quando le condizioni meteorologiche peggioreranno con il rischio che le infiltrazioni d’acqua possano peggiorarne uno stato comunque già critica.
«Il sogno di tutto noi è quello di vedere un giorno rivivere questo Palazzo dove sono racchiusi secoli di storia, dobbiamo tutti fare, ognuno nel proprio ruolo, il possibile per salvarlo», un invito intanto accolto da Contino il quale ha ribadito che «per quanto ci è possibile stiamo facendo il massimo». Occorrerà adesso che tutti rispondano all’appello e si torni a parlare in pianta stabile non solo della messa in sicurezza (che si aggira intorno ai 200 mila euro) ma soprattutto al recupero del Palazzo delle Benedettine.