Enna. Atto vandalico sul muretto rocca di Cerere: imbrattato con scritta di vernice nera

Enna. Oltre alla chiesa di San Marco a essere “profanato” è stato anche uno dei luoghi simboli di Enna.

Il piccolo spiazzo a pochi metri dalla sommità, dove prima della venuta di Cristo esisteva il tempio con la gloriosa immagine della dea Cerere, è stato imbrattato con una scritta di vernice nera. Niente di più che una frase, una dedica d’amore. E sarebbe anche un pensiero carino se non fosse che l’autore del gesto plateale, I.G., ha voluto utilizzare una bomboletta spray per manifestare il proprio amore e renderlo visibile agli occhi di tutti e in particolare di tanti turisti. E così ora quel “Perché solo guardandoti negli occhi ho scoperto cos’è la felicità. Ti amerò X sempre”, più che una dichiarazione romantica si può definire un atto vandalico visto come è stato deturpato il vecchio muretto in pietra. E’ probabile che per rimuovere la frase il Comune dovrà procedere con l’acquisto di materiale antigraffiti e quindi una dedica d’amore che pagheranno, come sempre, i contribuenti ennesi.
Intanto, non troviamo parole diverse da “indifferenza” e “abbandono” per descrivere la situazione sia della Rocca di Cerere che del Castello di Lombardia, un unicum di una parte della nostra città che conserva importanti testimonianze del nostro passato.

In tutta l’area, comprese le pendici sottostanti, il degrado regna sovrano e se non si interverrà al più presto con dei lavori di ripristino e di pulizia delle erbacce, si rischierà di mettere in serio pericolo tutta la zona.

Per esempio, offrire ai visitatori uno scenario di una strada pavimentata con lastre di porfido di qualche centinaio di metri quasi del tutta dissestata, che dal castello porta alla Rocca di Cerere, è uno spettacolo sicuramente non edificante per una città che si candida a “Capitale italiana della cultura, edizione 2018”.
Non solo. C’è anche da dire che le erbacce comportano anche dei rischi per il maestoso Castello. E non è solo una questione di estetica. Le piante parassite entrano negli interstizi della roccia alla base del castello e questo a volte può provocare anche il distacco di qualche masso. Un fatto già avvenuto qualche anno fa, tanto che ancora oggi una parte della strada che circonda il castello è chiusa.
Per non parlare poi anche dei muretti, tutti da rifare, che circondano la strada del castello. Certo la soluzione di tutti questi problemi non è facile soprattutto per gli enti pubblici, la cui disponibilità delle risorse è limitata e la manutenzione dei beni culturali, va da sé, non è la priorità.


Giacomo Lisacchi