Enna: capogruppo Pd Salvatore Cappa: mozione sfiducia a Sindaco si decide il 12

Enna. «Insieme ai circoli direttivi abbiamo deciso di procedere ad una consultazione interna per decidere i tempi per presentare la mozione di sfiducia al sindaco Dipietro». L’annuncio è del capogruppo consiliare del Pd Salvatore Cappa che dopo settimane di silenzio «in attesa che il quadro fosse più chiaro» prende parola per annunciare quanto già da tempo era filtrato ma ora c’è anche la data che è quella di mercoledì 12. Ma la decisione potrebbe presto sollevare nuovi polveroni.
«Sappiamo che è una scelta delicata» ha detto Cappa ammettendo che in queste settimane all’interno del gruppo è emersa «una diversità di idee sui tempi per presentare la mozione» aggiungendo però che «sul punto non ci sono dubbi perchè la mozione si deve presentare, ora o tra qualche mese, ma va fatta. Lo abbiamo deciso nel corso della riunione dopo un’analisi interna». Agli iscritti verrà così chiesto se si vuole procedere subito. Gli iscritti, appunto. Ma quali viste le recenti liti legate all’anagrafe dei tesserati? In questo Cappa si defila subito dicendo «io non voglio entrare nel merito, il mio compito è un altro».
Il capogruppo preferisce così concentrarsi su altro e spiega che «una volta conosciuto l’esito andranno fatti dei passaggi con le altre forze politiche per cercare una condivisione perchè è chiaro che se noi non saremo uniti ed altre forze non la voteranno, la mozione non passerà ma noi avremo intanto preso una posizione».
Rispetto al discorso sull’anagrafe da indiscrezioni pare che sarà utilizzata quella delle primarie per il segretario nazionale. E qui potrebbero nascere le prime obiezioni così come accaduto ad aprile quando una parte del partito non fu ammessa al voto. Se le condizioni rimarranno tali è facile immaginare quale sarà l’esito della consultazione per la sfiducia.
Per il Pd sono stati giorni caldi perchè quattro dei sedici consiglieri si sono detti contrari alla sfiducia tra motivazioni politiche e dubbi sulla tempistica e l’idea di fondo resta tale così come resta delicata la posizione dell’on. Alloro a cui il fronte renziano nazionale ha già espresso la propria idea sulla mozione di sfiducia, una posizione di assoluta contrarietà che secondo alcuni Dem mette Alloro tra l’incudine e il martello.
La situazione dei quattro consiglieri sembra non essere cambiata e il silenzio romano intorno alla decisione dei circoli e del gruppo consiliare sembra essere più strategico che di indifferenza. C’è chi si aspetta un colpo di coda della segreteria nazionale con il commissario Carbone in testa perchè lo stesso aveva avvisato tutti che la sfiducia non è condivisa ma un atto personale di una parte del partito. Ecco perchè adesso gli scettici ed i contrari alla sfiducia si attendono una presa di posizione netta contro la decisione dei circoli e del gruppo consiliare per cui ancora una volta i prossimi giorni si preannunciano tutt’altro che rilassanti per il Pd ennese.