Nella giornata di domenica nella chiesa San Nicolò, verranno celebrate quattro sante messe: alle ore nove, dieci, dodici e 18,30. In preparazione della festa è stata fatta la quindicina e prima della messa ogni giorno è stata recitata la coroncina a San Calogero, musicata dal maestro Pino Amico. Nella chiesa è custodita una reliquia di San Calogero. La festa di San Calogero ebbe la sua affermazione nel secolo scorso per l’attivismo del canonico Calogero Palascino: allora il pane raccolto veniva dato ai poveri.
San Calogero venne in Sicilia dalla Cappadocia nel quarto secolo per sfuggire alla persecuzione ariana: con lui vennero il vescovo Gregorio ed il diacono Demetrio. San Calogero visse da eremita nella grotta; e pare che abbiamo cambiato molte grotte; quindi molti centri vantano la presenza di san Calogero e tra questi Termini Imerese, San Martino delle Scale, Pietraperzia, Naro, Canicattì, Agrigento e Sciacca dove secondo la tradizione San Calogero sia stato martirizzato e seppellito nella grotta del Cronio. Sul martirio di San Calogero l’unica fonte che abbiamo è un documento che risale al nono secolo ed è un inno del breviario romano. La chiesa San Nicolò è una Rettoria autonoma che collabora con le altre parrocchie ed ivi vengono realizzate molte iniziative a carattere filantropico dai gruppi di volontariato.
Giuseppe Carà