Carcere di Enna: Attivo il call center con 6 detenuti a lavoro

Sei postazioni al servizio della Dieffe Servizi, una azienda di Messina, per la promozione di offerte nel campo della comunicazione telefonica ed altro. Il call center, il secondo in Sicilia dopo Messina, attivo alla Casa Circodariale Luigi Bodenza di Enna, è ormai da mesi una realtà.
Nelle loro postazioni i detenuti, che hanno un contratto di lavoro di collaborazione, promuovono le offerte telefoniche. Dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17,30, cuffia alle orecchie e voce convincente.
“E’ sicuramente una esperienza molto formativa che si muove nell’alveo della rieducazione e riabilitazione – dice la referente del progetto su Enna, Maria Teresa Rizza – I detenuti hanno partecipato ad un breve corso di formazione e poi sono stati subito pronti per iniziare a lavorare”.
Attualmente le postazioni sono solo sei ma la Dieffe Servizi che in Sicilia da lavoro a 80 operatori, ha investito anche dentro le carceri con progetti mirati, vuole ampliare l’offerta di lavoro, coinvolgendo sempre più detenuti-lavoratori.
“I lavoratori detenuti impegnati non ottengono ancora grandi guadagni ma entrare nella loro sala, sentirli parlare in cuffia con estranei adoperando garbo e professionalita’, mi da una gradevole impressione di vita normale. – dice il direttore del carcere, Letizia Bellelli.
Ma per la Dieffe Servizi quella del carcere è una scommessa da non perdere. Il primo call center nel carcere di Messina è ormai attivo da anni e ora si punta su Enna per dare stabilità e ampliare il numero di postazioni.
Perché è con il lavoro, quello vero, che comincia un percorso di rieducazione e riabilitazione.