In giro della Sicilia sotto l’egida di Slow Food passando da Enna

Ci sono viaggi che sono percorsi dentro l’Anima. Il viaggio di Tommaso Ragonese e del fotografo Marco Crupi, i due giovani messinesi che stanno facendo il giro della Sicilia sotto l’egida di Slow Food, è un viaggio che vuole raccontare la Sicilia ma è anche un viaggio dentro se stessi, alla ricerca dell’identità. In sella alle loro biciclette, i due giovani ventottenni, uno antitesi dell’altro, Tommaso, laureato in Filosofia e Metodo Scientifico alla London School of Economics, con questa bellezza anglosassone complesso e a tratti dolorante nelle sue elucubrazioni filosofiche, e Marco, fotografo professionista, influencer e blogger, mediterraneo, concreto e pragmatico, ancora e appiglio alla terra per il compagno di viaggio. Due giovani brillanti, che parlano della Sicilia attraverso testi, quelli di Tommaso, che sono poesia, e le foto di Marco, che sono amore. Amore per una terra che costringe tanti giovani ad andare via. “Che quando te ne vai perchè vuoi andare – dice Marco – è una cosa . Ma quando sei costretto, questo si chiama esodo”. Mentre chiacchiero con Tommaso e Marco, seduta sulle scale della fontana di piazza San Tommaso, mi chiedo per chi scriverò questa storia. Giornali e web snobbano storie che raccontano di uomini, passioni e sentimenti. E la storia di questi due ragazzi, così come la loro piccola – grande impresa, attraversare la Sicilia in bici, cambiando itinerario a seconda degli incontri e delle casualità, è una storia che racconta ideali. Sono arrivati ad Enna, fortemente disidratati, hanno viaggiato con temperature assurde, scalando il monte che porta al capoluogo, mentre l’asfalto infuoca oltre i 40 gradi. Tommaso è provato, ha una brutta enterite, è dimagrito, dall’inizio del viaggio, oltre 6 chili, ma non molla. “Io continuo – dice, con un tono da poète maudit,, mentre Marco suggerisce di fermarsi per un giorno a riprendere le forze. Sono belli e affascinanti, questi due giovani, di una bellezza interiore, di una forza che racconta di ideali, di rivoluzioni silenti, e di gocce che bucano le pietre. Tommaso che aveva sempre viaggiato da solo, fin da giovanissimo e Marco che invece il primo viaggio lo fa 4 anni in Polonia, fa insieme all’amico. “Stiamo raccogliendo tanto materiale fotografico e scritto – dice Marco che diventa un punto di riferimento per la Panasonic con un sito che racconta le tecniche della fotografia, – Non vogliamo fare un lavoro solo di reportage o un sito di viaggi. Sul nostro sito, www.meaningfultravels.net vogliamo raccontare questa Sicilia così come è: meravigliosa!. “Abbiamo tutto – dice Tommaso – Qui l’unica innovazione non è certo la digitalizzazione, piuttosto un rinnovamento radicale della coscienza della consapevolezza nel consumo e nella produzione . Ho sofferto di esterofilia, all’estero era tutto più bello”. Poi arriva il lavoro in Messico, manager di una grande multinazionale leader nella produzione delle turbine eoliche. Poi la crisi, e il tornare a casa, in Sicilia, e la voglia di capire le proprie radici.
Il progetto in bici, con pannelli solari e power bank per la carica delle apparecchiature elettroniche, l’impegno a non utilizzare plastica di alcun genere e generare 0 rifiuti non riciclabili, utilizzare acqua e risorse responsabilmente e dare visibilità a chi condivide e mette in pratica le stesse idee, patrocinato da Slow Food Sicilia, e presentato nell’edizione 2017 di Slow Fish e al Festival di Salina , nasce dalla voglia di mostrare l’appartenenza ad una terra. “A cu apparteni è un idioma presente in tutte le lingue del mondo – dice Tommaso. Loro appartengono a questa Sicilia che stanno provando a raccontare, a questa Sicilia che “non sappiamo né vedere né curare, né valorizzare”. Loro raccontano una Sicilia che, grazie alla professionalità di Marco nel mondo del web e alle sue splendide fotografie, e ai testi di Tommaso, profondi e a tratti intimi, farà il giro del mondo per raccontare l’Isola, quella con la I maiuscola.

Pierelisa Rizzo


Un grazie al fiduciario di Slow Food Luigi Annino e a sua moglie Elena per avermi dato la possibilità di incontrare Tommaso e Marco,
Un encomio alla pazienza per Laura Lilla, Emiliano Padalino, Marilisa Milano e Dario Todaro che hanno aspettato pazientemente la fine della nostra chiacchierata.
Un in bocca al lupo a Tommaso e Marco, che possano arrivare dove si sono prefissati.