Enna: nuova giunta operativa prima di ferragosto

Enna. Consegnare alla città una nuova giunta che sia operativa, e quindi con tutti gli adempimenti del caso compiuti, prima di ferragosto. È la linea su cui sta lavorando la ritrovata coalizione che guiderà il sindaco Maurizio Dipietro. Le forze in campo sono ormai certe ed in queste ore si sta lavorando solo per definire alcuni dettagli. In attesa che tutto venga reso ufficiale c’è chi interviene per dire la propria su quanto accaduto di recente.
È il caso della consigliere comunale Rosalinda Campanile intervenuta su quella che definisce «una lunga crisi, mesi di discussione su una sfiducia proposta ossessivamente da chi non ha mai elaborato il lutto di avere perso le elezioni e da coloro i quali non hanno digerito ne la riforma sui rifiuti ne la battaglia sulle partite pregresse» aggiungendo pure «troppe polemiche stucchevoli che hanno fatto solo perdere tempo utile da impiegare per risolvere i problemi della città». Campanile spiega che in questi ultimi giorni è stato ricomposto «il quadro elettorale che ci ha eletti con le liste Amare Enna ed Enna Rinasce, allargando adesso all’area renziana del Pd che è il ritorno alla nostra storia». Ma l’esponente renziana entra ancor meglio sul punto parlando di «una storia fatta di netta contrapposizione a quel Pd ennese o meglio ED ennese che fugge al confronto politico, ostacola la democrazia interna e nega la tessera a mio padre e a tante altre persone serie e per bene». Nessuno scandalo o clamore, insomma, secondo l’esponente renziana che auspica «inizi una nuova storia politica dentro un pd diverso, inclusivo e democratico». La ricomposta alleanza, dice ancora la Campanile, ha il dovere di amministrare la città «e non di fare propagande pubblicitarie come farà l’opposizione. Adesso, al di là delle strumentali polemiche si continua a governare sulla strada del cambiamento e nel rispetto di tutte le forze politiche e personali che vogliono costruire percorsi in favore della città».
Al dibattito si è unita anche la voce di Michele Macaluso commissario provinciale dell’Udc che ha criticato le scelte fatte in queste settimane dagli attori politici ennesi. «Per mia indole appartengo alla categoria dei moderati e ho rispetto delle opinioni di tutti e grazie alla mia età e alle mie esperienze di vita politica non sono portato a scandalizzarsi facilmente, ma per favore, non mi si venga a dire che chi critica il sindaco è di conseguenza contro la città» e si è chiesto «cosa ha tenuto fermo il primo cittadino, per più di quattro mesi, dal nominare gli assessori al posto di quelli defenestrati e usciti anche dalla maggioranza di governo? E cosa, oggi, lo giustifica politicamente a proporre nuovamente queste poltrone alle stesse liste da cui provenivano quelli defenestrati?».