Enna: iniziata la guerra dei numeri tra attuali ed ex appartenenti ai Giovani Democratici

Chi si aspettava un’estate povera di emozioni sul fronte politico è già stato ampiamente smentito visto che non passano giorni senza una polemica che quasi sempre coinvolge il Pd che paga, per così dire, lo scotto di essere l’unico partito strutturato sul territorio. È di pochi giorni fa la scelta di un gruppo di ormai ex tesserati di lasciare i Giovani Democratici ma è già iniziata la guerra dei numeri tra attuali ed ex appartenenti ai GD. Chi è andato via l’ha fatto non senza polemica contro un partito che hanno definito litigioso e lontano dai bisogni della gente. Oltre duecento hanno assicurato gli ex giovani dem, numeri decisamente diversi invece secondo chi è rimasto: «Sebbene nessuno dei segretari di circolo ha ricevuto in questi giorni, o in altri, la manifestazione di volontà di chicchessia di non rinnovare la tessera, prendiamo atto con rammarico di ciò che è accaduto». A sottoscrivere il pensiero sono stati Giuseppe Nasello, presidente direzione provinciale; Salvatore Fanzone della segreteria regionale GD Sicilia, i componenti della segreteria provinciale Omar Mingrino, Francesco Alloro, Prospero Guagliardo, Dario Azzolina e Pier Giorgio Castiglione, il commissario comunale dei GD Enna Liborio Tirrito, i segretari cittadini Matteo Libertino (Piazza Armerina), Francesco Di Paola (Centuripe), Samuel Scozzarella (Valguarnera), Daniele Lavalle (Villarosa) e Yuri Di Blasi, (Barrafranca) ed Ornella Barrile, responsabile comitato GD Pietraperzia in quali annunciano l’immediata apertura della fase congressuale, entro il 30 settembre, viste le dimissioni del segretario provinciale. Spiegano poi che ad oggi i fatti sono due e sono «la conferenza stampa di alcuni iscritti e la lettera di dimissioni del segretario provinciale dei Gd e un altro iscritto, unici ad aver formalizzato le dichiarazioni espresse di dimettersi dal proprio ruolo» e, assicurano, «la giovanile del Pd ad Enna non è scomparsa e di sicuro non scomparirà, perché i Giovani Democratici non appartengono al segretario nazionale pro-tempore del Pd, ma fanno parte della più grande comunità di centrosinistra del nostro paese. Dispiace che qualcuno, anche se fosse solo uno, abbia deciso di interrompere il suo percorso all’interno del Pd e dei Giovani Democratici» ma, aggiungono, «semplicemente, alcuni, hanno preferito una conferenza stampa al confronto interno».