Proposta migranti ai vari sindaci da parte di quattro associazioni e movimenti politici di Valguarnera

Sei punti imprescindibili, raccolti in un documento che consigliano ai vari sindaci della provincia e del comprensorio della Sicilia interna, le linee guida da adottare per l’accoglienza degli immigrati. Un vademecum da valutare “se si vuole evitare che su di essa, in base alla gran mole di fondi pubblici, nascano soggetti economici ad hoc e l’aiuto umanitario diventi un mero momento di business per pochi o per gruppi organizzati”. A proporlo e sottoscriverlo questo documento, quattro movimenti politici e associazioni locali di Valguarnera che chiedono che su questo problema venga posta la massima attenzione. Si tratta del Comitato cittadino di Valguarnera, del movimento politico “L’Altra Voce”, dell’associazione “Insieme per cambiare” e del Movimento 5 Stelle locale. Fermandoci al Comune di Valguarnera, da mesi il dibattito è molto animato e tra assemblee pubbliche e private tenutesi a prevalere è il fronte del “NO”. Lascia inoltre molto discutere la richiesta avanzata alla Prefettura, dalla cooperativa Ippocrate di Enna, per l’assegnazione dei locali del Centro Sociale Giovanni XXlll di contrada Marcato. Locali che risulterebbero almeno per una parte inagibili. Le quattro associazioni e movimenti premettono intanto che “la comunità recepisce i valori di accoglienza ed integrazione, condannando ogni forma di razzismo, nel pieno rispetto della dignità dell’essere umano; che l’accoglienza è insita nei valguarneresi che mai chiuderebbero le porte a “profughi di guerra” ed a famiglie che fuggono dalle violenze e persecuzioni politiche e religiose; che la questione migranti, e con essa il problema accoglienza, non può e non deve ridursi ad una trattativa privata e privatistica, guidata da logiche di business; che a livello nazionale il Ministero degli Interni ha siglato un accordo con l’ANCI, denominato “SPRAR” (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) con il quale si indicano i percorsi per l’accoglienza e con il quale scattano norme di salvaguardia per contenere il flusso di migranti in ciascun Comune; che, ad oggi, il Comune di Valguarnera non ha aderito allo “SPRAR”, né si trova nelle condizioni socio-economico-ambientali e strutturali per una accoglienza coerente ai principi generalmente contenuti nella Costituzione e nei Trattati Internazionali.” Ed ecco la proposta: Al fine di agire tempestivamente, evitando conseguenze già viste e sentite nei comuni limitrofi e considerata la complessità del problema e la diversa autonomia/competenza dei soggetti coinvolti (Ministero dell’Interno, Prefettura e Sindaci); chiedono intanto a tutti i Sindaci del comprensorio della Sicilia interna, date le caratteristiche di similitudini a livello socio-economico-culturale di fare rete, evidenziando le problematiche che detti territori hanno per la mancanza di un tessuto produttivo necessario e indispensabile per l’integrazione degli ospiti. Entrando poi nei particolari chiedono : 1) di modificare sostanzialmente l’organizzazione dell’accoglienza che deve essere improntata ai soli fini umanitari, non consentendo a nessun soggetto di lucrare o trarre profitti; 2) di evitare che su di essa e in base alla gran mole di fondi pubblici, nascano soggetti economici ad hoc e l’aiuto umanitario diventi un mero momento di business per pochi o per gruppi organizzati; 3) di demandare ai Sindaci ed agli Enti Locali l’organizzazione dell’accoglienza, attraverso associazioni di volontariato e predisporre al contempo percorsi di inserimento e di integrazione nel tessuto socio-economico-culturale locale; 4) costituire in ogni Comune tavoli di regìa che controllino e monitorino l’operato dell’Ente Locale; 5) costituire la rete dei Sindaci che a livello territoriale e comprensoriale possa essere punto di riferimento delle varie problematiche; 6) bloccare a livello territoriale, ma soprattutto a livello di Ministero degli Interni, attraverso i propri Organi territoriali, ogni sorta di bando al quale possano partecipare i privati.
Rino Caltagirone