I lavori migliori saranno esposti a Palermo, capitale della cultura 2018”. Così Giusy Grasso ha contestualizzato l’apertura della mostra, il 19 agosto. Il grazioso contributo di Giuseppe Contino, incisioni, articoli, materiale pittorico e storiografico raccolto motu proprio, ha permesso di comprendere meglio la portata di Liardo, nato a Leonforte vi ritornò solo per poche ore il 15 agosto 1862 per partecipare al banchetto in onore di Garibaldi, ospite dei Li Destri, a palazzo Branciforti.
Del Liardo il professore Randisi in prefazione a un suo lavoro scrisse: “ il mio desiderio più vivo è che il presente lavoro possa servire d’incitamento affinché altri vogliano fare di più e meglio per una approfondita e completa indagine della complessa personalità e dell’arte del nostro Pittore.
L’iniziativa lodevole del Talìa ridesterà interesse su quel “magnifico perdente” ? Speriamo. Speriamo che il paese possa fruire di una ricchezza inespressa, una fra le tante.
Gabriella Grasso