Cause collettive contro AcquaEnna “Partite Pregresse” il giudice accoglie

Altra pietra miliare, le cause collettive sulle “Partite Pregresse” presentate contro AcquaEnna sono state accolte, il Giudice ha dato ragione rispettivamente a: R.G.M.+4 e B.G.+13. Non possiamo dimenticare l’articolo a caratteri cubitali sulla prima pagina della cronaca di Enna, di qualche giornale, che inneggiava al rigetto di una sola causa inoltrata al Giudice di Pace di Leonforte che diede torto all’utente attore. Ai ben pensanti consigliamo accortezza e riflessione……. . I cittadini-utenti di Calascibetta che per primi hanno avuto fiducia nell’Assoconsumatori – Asso-Consum e difesi dall’ avvocato Ilaria Di Simone, insieme ai cittadini di: Piazza Armerina, Aidone, Regalbuto, Centuripe, Agira, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Assoro, le cui cause sono pendenti, hanno sempre avuto ed avranno vittoria sulla illegittimità delle somme richieste a titolo di “Partite Pregresse”.
AcquaEnna è stata condannata alla restituzione, ai cittadini ricorrenti, delle somme illegittimamente riscosse, condannandola a parte delle spese. Come abbiamo da sempre affermato le “Partite Pregresse”, non possono e non debbono essere pagate dai cittadini che non hanno responsabilità alcuna sugli errori della società gestore del servizio idrico. Bisogna smetterla di fare impresa con i soldi dei cittadini privatizzando gli utili e pubblicizzando le perdite. La politica, alla quale nessuno più crede, non deve fare gli interessi delle società solo per il tornaconto di qualche assunzione clientelare. Il bene comune viene prima degli interessi di pochi. L’associazione che dal luglio 2014 ha intrapreso questa azione per il trionfo della legalità è sempre disponibile al 329- 3131303 e continuerà la sua azione in difesa dei giusti diritti dei consumatori.

Pippo Bruno delegato provinciale Assoconsumatori – Asso-Consum



Riceviamo e pubblichiamo:

Gentile direttore, nel premettere il mio personale apprezzamento nei confronti della testata da lei diretta , ritengo nella qualità di procuratore legale destinatario  delle sentenze depositate  in data 25/8/2017  dal Giudice di Pace di Enna, in cui la società Acquaenna s.c.p.a è stata parte convenuta, dovere precisare l’effettivo  contenuto delle sentenze  e l’effettivo ambito giurisdizionale della pronuncia.
Consapevole della possibilità di reperire il testo integrale delle sentenze emesse dal Giudice di Pace di Enna , in sintesi si riporta quanto deciso dal Giudice :
1) Il Giudice ha “rigettato  la domanda degli attori ricollegate  al deposito cauzionale” ( v. sentenza pag. 7-8) –
2)il Giudice ha “ ritenuto infondate le domande degli attori relative alle c.d. partite pregresse per l’anno 2011″( v. sentenza pag.7-8) – accertando e dichiarando la inesistenza di un termine di decadenza in capo agli Enti.
 3) il Giudice ha accolto solo una domanda degli attori , quella relative alle  voci c.d “partite pregresse anni 2005-2010 con motivazione uguale ( v. sentenza pag.8) a quella già resa in altre sentenze già  appellate dalla convenuta  Acquaenna s.c.p.a ed il cui giudizio è in corso .
Come procuratore destinatario delle sentenze in parola trovo inaccettabile che di un pronunciamento giudiziale ne sia stato stravolto il contenuto e che sia stata utilizzata la sentenza emessa dal Giudice di Pace di Enna per indurre i lettori ( utenti) a credere che  quel Giudice abbia formulato in sentenza valutazioni sulle attività di gestione della società,  come invece riferito nel comunicato a firma del delegato di Assoconsumatori pubblicato dalla vostra testata in data 27.Agosto 2017.
 
Avv. Fulvia Fazzi