Volturo e la ragazza, nel primo pomeriggio, si trovavano verso Torre Mozza, in un punto sabbioso. Il mare, oggi, sul litorale ionico, era molto mosso: forza 4. Tuffarvisi non era consigliabile. Tuttavia, verso le 15, la coppia ha voluto comunque lanciarsi in acqua, e intorno forse non c’era nessun altro. Il risucchio delle onde, ben presto, deve aver preso il sopravvento e averli trascinati a una certa distanza dalla riva, almeno 200 metri. Lei è riuscita comunque a rientrare, ma il 31enne, con ogni probabilità, ha bevuto troppa acqua, può darsi che sia stato colto da un malore nell’immenso sforzo di sfidare la corrente per cercare il rientro. E poco dopo è stato visto galleggiare, con la testa reclinata in acqua.
La ragazza, che non parla nemmeno bene l’italiano, ha cercato disperatamente aiuto e l’ha trovato in un passante che, compresa al volo la situazione, ha subito chiamato il 1530. La sala operativa della capitaneria di porto, viste le condizioni meteo, ha valutato che fosse rischioso inviare il gommone dell’ufficio locale di Torre San Giovanni e ha quindi mandato in zona una motovedetta da Gallipoli.
Tuttavia, la stessa corrente che aveva sospinto al largo il povero giovane, l’ha rimandato indietro, verso riva, tanto che è stato recuperato da altri militari, arrivati da terra, nei pressi di un’insenatura. Sul posto era già giunta l’ambulanza del 118. Gli operatori hanno tentato a lungo di rianimare il 31enne, ma non c’è stato davvero nulla da fare. Il corpo è stato trasferito così presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sarà probabilmente disposta un’ispezione esterna.