Il consigliere comunale ennese Paolo Gargaglione candidato alle regionali per Sicilia Futura

Non solo Pd e centrodestra, le prossime elezioni regionali stanno coinvolgendo le segreterie politiche di altri partiti che stanno studiando come e in che termini partecipare alla competizione elettorale del prossimo 5 novembre. Tra questi ci sono anche Sicilia Futura mentre, è notizia di ieri, un terremoto potrebbe abbattersi sul Movimento 5 Stelle siciliano – e quindi con possibili riflessi anche sull’Ennese – se il Tar dovesse accogliere il ricorso di un attivista palermitano.
Se il Partito democratico ancora non riesce a trovare la quadra per i due nomi da candidare all’Assemblea regionale siciliana, sempre nel campo del centrosinistra Sicilia Futura viaggia su ritmi più tranquilli tanto che è ormai quasi certa una propria lista anche in provincia di Enna. Il partito che fa riferimento a Cardinale da settimane sta lavorando nel silenzio per preparare una propria lista a sostegno del candidato Micari, lo stesso che sarà appoggiato dal Pd. Il lavoro di Sicilia Futura, coordinato in provincia da Rino Agnello, va avanti ormai da mesi, da quando cioè si è radicato in ogni comune. Entro questa settimana dovrebbe essere sciolta la riserva sulla presentazione della lista che potrebbe avere, tra i suoi candidati, il consigliere comunale ennese Paolo Gargaglione, nome forte del partito. Ad ora si tratta di indiscrezioni che circolano però con insistenza nei salotti della politica ennese e per le conferme non si dovrebbe attendere ancora a lungo.
In casa del Movimento 5 Stelle si vivono invece ore frenetiche e di timore perchè il Tar di Palermo ieri ha stoppato la votazione on-line che ha portato alla scelta del candidato presidente Giancarlo Cancelleri e dei diversi candidati all’Ars.
Per la provincia di Enna gli attivisti scelsero sulla piattaforma digitale Elena Pagana di Troina e Giampiero Alfarini di Piazza Armerina. Il ciclone che potrebbe abbattersi su tutte le candidature riguarda un ricorso presentato dall’attivista palermitano Giulivi escluso dalla votazione (nella provincia palermitana) per non aver firmato il documento sul codice etico in tempo utile.
Tra gli attivisti della provincia di Enna per ora vige la massima cautela ed ancora nessuno si esprime su ciò che potrebbe accadere nel caso in cui il Tar decidesse davvero per la sospensione delle “regionarie”. Ciò che in molti assicurano è che si atterranno a quanto il Tribunale amministrativo regionale deciderà. Se il Tar dovesse davvero sospendere le regionarie per il M5S sarà una corsa contro il tempo per procedere a nuove candidature, tutto ciò quando alle elezioni mancano poco meno di due mesi.