“Si tratta di una scultura regolare e non astratta – spiega Alan David Baumann – , che vogliamo regalare all’intera città di Troina e soprattutto ai bambini perché, come sosteneva mio padre, bisogna riportare l’arte e la cultura al posto della televisione, proprio a cominciare dalle giovani generazioni. È un’opera d’arte, ma anche un pezzo di me che rimane a Troina, con l’auspicio che possa diventare la vostra televisione, un gioco che possa rubare tempo all’emozione e riportare attenzione sull’arte, scoprendone ogni volta qualcosa di diverso”. La scultura, attualmente collocata all’ingresso della mostra che espone nell’ex carcere borbonico di via Conte Ruggero fino alla “Giornata della Memoria” “Vorrei morire con un Sorriso per incontrare quello di mia Madre”, “Dachau”, “Mio Padre”, “Mondo arancino”, “Etna”, “Trinacria”, “Veduta sulla Fantasia”, “Eclisse 07”, “Salvatore Quasimodo”, “Infanzia 1944”, “Vortice rosso”, “Ingos – Sogni Capovolti n.2”, “Kol Nidrei (Max Bruch”) e “Visita alle Fosse Ardeatine” di Alberto Baumann, è visibile ai visitatori dell’esposizione pittorica. Il sindaco Fabio Venezia, nel ringraziare l’Archivio e la famiglia Baumann a nome del Comune e dell’intera città di Troina per la pregevole donazione, ha spiegato che l’opera d’arte, non appena ultimati i lavori di restauro, sarà collocata all’interno del cortile del nascente museo civico d’arte contemporanea, che sarà realizzato nei locali dell’ex Convento del Carmine di via Vittorio Emanuele II.