Torniamo al Pd dove il caos è totale. Detto che Luisa Lantieri è certa (o così pare, col Pd tutto è possibile) di un posto, in quota Emiliano-Orlando, i problemi restano tra gli uomini dove c’è una poltrona per due e loro sono il deputato uscente Mario Alloro e il sindaco di Troina Fabio Venezia, entrambi per la componente renziana. Intorno a questa scelta gli animi e il confronto nel Pd si sono surriscaldati di molto perchè si tratta di due grossi ed autorevoli esponenti del partito e comunque vada non sarà facile, né per l’uno né per l’altro, così come per tutto il partito, accettare e digerire l’esclusione.
Se il candidato del Pd dovesse essere Venezia si aprirebbe poi un problema per la lista a sostegno del candidato presidente Micari dove, sin dall’inizio l’uomo indicato era proprio il sindaco di Troina a cui è riconosciuta una forza trainante mentre sarebbe da escludere che lì possa andare Alloro. A quel punto sarebbe difficile ipotizzare una lista competitiva soprattutto dopo il no di Crocetta ad una unione con il suo Megafono. Su base regionale alla lista del presidente una mano potrebbe arrivare da Alternativa Popolare che ad Enna è però sgonfia.
Questo è insomma il quadro delle indiscrezioni ad un giorno dalla chiusura delle candidature ma, si sa, quando c’è di mezzo il Pd mai nulla è scontato e ancor di più è certo fino all’ultimo istante.
Capitolo sostenitori Musumeci. La tanto evocata unità non è stata raggiunta, dopo Fi che si è smarcata, gli altri quattro partiti hanno fatto quasi lo stesso. Andranno insieme #diventeràbellissima ed Energie per l’Italia con l’imprenditore Giuseppe Di Franco di Calascibetta e Melania Scorciapino di Cerami laureanda in farmacia; Fratelli d’Italia e Noi con Salvini hanno scelto di presentare Santina Lovotrico, consigliera comunale di Nicosia, e Carmelo Barbera di Leonforte
mentre gli autonomisti hanno scelto Cuccì e tengono il riserbo sulla donna per puntare sull’effetto sorpresa.