Nei primi otto mesi dell’anno, ci sono state zero gare a Enna (una soltanto nel 2016) , 2 ciascuna a Ragusa e Siracusa (contro, rispettivamente, 8 e 1) per 4,2 e 2,6 milioni in tutto a fronte di 17 milioni e 1,1 milioni nel 2016; 3 gare a Caltanissetta per 5,8 milioni. “Gioiscono” solo Catania con 19 incanti per 23,5 milioni, Messina con 16 gare per 16 milioni e Palermo con 18 bandi da 44,5 milioni. Solo due le gare sopra la soglia comunitaria, entrambe a Palermo, per complessivi 19,5 milioni. Per Enna ancora non è stata bandita la gara per la ricostruzione della “Panoramica”, rollata circa dieci anni fa e che ancora deve completare il so cammino burocratico per cui se ne parlerà nel 2018, nonostante sia necessaria ripristinare questa strada provinciale per problemi di traffico cittadino e provinciale .
La crisi nel settore costruzioni è rimasta solo siciliana ed in particolare riguarda la provincia di Enna che è ferma nel settore da tanto tempo. Le conseguenze della paralisi del mercato delle costruzioni incidono anche sul tessuto imprenditoriale. Le imprese in Sicilia sono scese da 2.801 del 2010 a 2.095 dello scorso mese di giugno (-25%), ma nel periodo febbraio-giugno di quest’anno si è notata una lieve ripresa (+3,6%) che anima le speranze di un risveglio del comparto. Gli enti locali, come al solito, sono in grave ritardi nei pagamenti, i Comuni nel primo trimestre di quest’anno hanno fatto registrare ritardi medi fino a 177 giorni, le Aziende nel secondo trimestre fanno registrare ritardi fino a 35,77 giorni . Solo le Università siciliane si rivelano tempestive nell’onorare le fatture (pagamenti quasi a vista).