Enna. Le prime crepe sono state registrate alcuni anni fa, tanto che si è dovuto intervenire, per tamponare il problema, posando dei gabbioni metallici ripieni di pietre a margine della strada. Ma non è bastato perché, con il passare degli anni, la situazione si è ripresentata e, se non si ricorre subito ai ripari, può diventare un problema per tutti i residenti della zona.

Stiamo parlando delle fessure che si sono aperte, con il conseguente abbassamento del manto stradale, in Viale delle Olimpiadi, poco distante da piazza della Legalità e di fronte agli edifici dell’Iacp che, giorno dopo giorno, minacciano di trascinare parte della carreggiata verso valle. Viale delle Olimpiadi, sempre nelle vicinanze delle case popolari, spesso è pieno di buche, le caditoie sprofondano con una certa facilità e il marciapiede, a causa delle erbacce che hanno divelto le mattonelle, è una trappola per quanti lo percorrono. Si riparano sempre le stesse buche e le stesse caditoie e per ripararle definitivamente basterebbe che quelle risorse disponibili venissero spese con attenzione.

“Perché da noi si riparano sempre le stesse buche? Perché la riparazione fatta oggi sulle nostre strade diventa inutile dopo qualche settimana o alla prima pioggia? Perché si aspetta la voragine per intervenire?” Sono queste le domande che spesso i cittadini ennesi si pongono e che giriamo all’amministrazione e all’Ufficio tecnico comunale.

Giacomo Lisacchi