Enna. E’ ormai vicina la data di ordinazione a diacono del carrozziere sessantatreenne Salvatore Orlando

Enna. E’ ormai vicina la data di ordinazione a diacono del carrozziere sessantatreenne Salvatore Orlando. Vestirà per la prima volta la dalmatica il 4 novembre nella cerimonia, presieduta dal vescovo Rosario Gisana, che si terrà presso la cattedrale di Piazza Armerina. Si tratta dell’ultimo importante passo del cammino di formazione che affonda le sue radici nella frequentazione, nel lontano ’93, della chiesa di San Marco, annessa al monastero delle monache di clausura, e poi proseguita nel 2000 quando, entrando assieme alla sua famiglia nella comunità “Rinnovamento dello Spirito”, ha scoperto la sua vera vocazione. Salvatore è sposato con Rita Fontanazza, è padre di tre figli e nonno di due splendidi nipoti: Gaia e Matteo. Una scelta di vita sicuramente inusuale per una persona che, quotidianamente, si divide tra un lavoro a tempo pieno e una bella famiglia, con gli impegni che quest’ultima richiede. “E’ una grazia –dice Salvatore- che il Signore ha donato alla nostra famiglia; una grazia che condividiamo tutti insieme. Mia moglie ha dato un contributo importante per aiutarmi a compiere una scelta libera e responsabile. Così come è’ stato importante e fondamentale il suo sì per questo cammino. Un sì dato in piena libertà per continuare a camminare assieme senza che le strade si dividano. Anche i miei figli hanno mostrato di approvare fin da subito questa mia scelta”. “Ha messo tanto impegno per raggiungere questo obiettivo –afferma il figlio Giuseppe che lavora con il padre in autocarrozzeria-. Siamo contenti, l’abbiamo sempre incoraggiato in questo suo percorso di studio durato sei anni. Un impegno non indifferente perché c’era il lavoro, la casa da portare avanti e tutto ciò che giornalmente si presentava. E tutti in famiglia ci siamo aiutati, dati da fare per mantenere l’ambiente familiare il più sereno possibile. Lo abbiamo sempre rincuorato, in particolar modo quando lo studio che ha dovuto affrontare si faceva particolarmente duro. Si alzava la notte per studiare”. Papà con l’ordinazione a diaconato sottrarrà sicuramente ulteriore tempo al lavoro e alla famiglia –chiediamo a Giuseppe. “Ce ne ha dedicato abbastanza ormai, i figli siamo tutti cresciuti, ognuno ha preso la sua strada ora, grazie ai suoi insegnamenti, ai suoi valori, andremo avanti da soli e lui intraprenderà quel cammino tanto desiderato per l’amore verso il prossimo, la chiesa e il Signore”. Salvatore assieme ad altri due diaconi, Valenti e Molè e la dott.ssa Lo Manto, si dedicherà in particolare alla pastorale sanitaria.

Giacomo Lisacchi