Enna. Venti anni fa il Ferrari Day. L’Accademia Pergusea ha ricordato l’evento con un filmato

A Nino Gagliano, presidente dell’Accademia Pergusea (e presidente dell’Ente Autodromo dal 1985 al 1998) è stato donato il cappellino rosso del “cavallino rampante”, con la scritta Ferrari (nella foto), con dedica autografa di Nino Vaccarella, ospite nel meeting del 20ennale del Ferrrari Day. L’omaggio, molto gradito e apprezzato, è stato dato a Gagliano nel corso della serata organizzata dall’Accademia, tenutasi nel salone del Riviera Hotel, alla presenza di numerosi soci accademici. Con Vaccarella, protagonista in tanti Gran Premi, più volte vincitore assoluto nel nostro circuito e con alle spalle una carriera sportiva da ferrarista, si è avuta la presenza di Dario Pennica, giornalista ed editore della rivista “Sicilia Motori”, che fu capo dell’ufficio stampa dell’Ente Autodromo nel periodo di presidenza Gagliano. Interessante ed avvincente è stata la proiezione del filmato dedicato alla Ferrari e al “Ferrari Day”, con la squadra corse al completo a Pergusa, e con molti ferraristi partecipanti, con proprie vetture “targate ferrari”, provenienti dall’Europa, dalle Americhe, dal Pacifico e dal Giappone. Ad illustrare e commentare le immagini, Rino Realmuto di Rai3, giornalista ennese che firmò, con riprese video e audio, la memorabile kermesse. Il meeting è iniziato con il saluto del presidente Gagliano, che ha vissuto quell’evento da presidente del CdA dell’Autodromo, ha ricordato come si riuscì, nel 1996, a far impegnare Luca Cordero di Montezemolo a scendere in Sicilia con le rosse di Maranello, a festeggiare il 50° anniversario della fondazione della Scuderia. Sono seguiti gli interventi di Pennica e Vaccarella che, con le loro testimonianze e… tanti ricordi, hanno fatto rivivere le emozioni degli oltre 100mila spettatori presenti alle esibizioni dei campioni ferraristi: Michael Schumacher ed Ediie Irvine. “Il filmato, della durata di circa mezz’ora, è il risultato di un’accurata ricerca negli archivi delle ‘teche’ Rai”, ha detto Rino Realmuto. “Le immagini – ha continuato – danno un’idea sommaria della favolosa ascesa, nel campo automobilistico sportivo della Ferrari, fino a tutti gli anni ’90, conclusosi col “Ferrari Day”. Il filmato inizia con le rare immagini del ‘pilota’ Enzo Ferrari, quando partecipò alla Targa Florio, nel 1919, piazzandosi al 9° posto, seguite dalla prima vittoria della neonata scuderia Ferrari, nel 1930, con Nuvolari. Gli astanti hanno seguito con interesse i successi sportivi, nell’arco di 50 anni, delle vetture del ‘cavallino rampante’, con i suoi piloti, tutti campioni non dimenticati. Anche Pergusa è stata teatro di memorabili gare di Formula1 dove fu protagonista la Ferrari: nel 1962 con i suoi due piloti di punta, Giancarlo Baghetti e Lorenzo Bandini, che arrivarono primi al traguardo appaiati, e l’anno successivo con il ferrarista Jon Surtees che vinse di slancio la seconda ed ultima gara di F1 disputata nel circuito del Lago, battezzando quell’anno l’esordio del Gran Premio del Mediterraneo disputatosi per ben 40 edizioni. Dieci minuti di filmato sono stati dedicati al Ferrari Day, ancor oggi ricordato negli ambienti sportivi. Sono stati apprezzate, infine, le interviste a Enzo Ferrari, Gianni Agnelli, Jean Todt, Luca di Montezemolo e quelle a Ugo Grimaldi, Antonio Alvano e Nino Gagliano, rispettivamente assessore regionale pro tempore, sindaco di Enna e presidente dell’Ente Autodromo di allora. Una preziosa monografia, dal titolo “Enna, la città e il territorio” è stata donata agli illustri ospiti dall’autrice Anna Franca Iannello, volume facente parte della Collana dell’Accademia. A fine serata è stato distribuito a tutti i presenti l’ultimo numero della rivista “Sicilia Motori” il cui direttore responsabile è Dario Pennica. Nino Gagliano (nella foto), visibilmente soddisfatto della riuscita dell’incontro rievocativo, ha annunciato che il prossimo appuntamento dell’Accademia è fissato per domenica 12 novembre per la tradizionale Estate di San Martino nella Selva Pergusina, in uno splendido scenario naturalistico.
Salvatore Presti