Il cratere era un grande vaso utilizzato per mescolare vino e acqua nel simposio greco – romano, presenta un corpo tondeggiante con corte anse per il trasporto e una larga imboccatura.
Accanto all’importante reperto archeologico sono state, inoltre, rinvenute 13 monete di bronzo di diversa datazione. Una di queste è un quadrante, detta così perché aveva il valore di un quarto di asse, ed è databile tra il 41 e il 54 d.c. al tempo dell’imperatore romano Claudio.
In essa su una faccia sono raffigurate le lettere SC che stanno per “Senatus Consultum” mentre sull’altra faccia vi è raffigurato il modio (tipo di copricapo greco-romano).
All’interno dello stesso forno in pietra è stato, altresì, rinvenuto un revolver calibro 32 perfettamente funzionante, sottoposto a sequestro.
Tutti i reperti archeologici, sottoposti a sequestro, resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per ulteriori accertamenti, in attesa di essere consegnati alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna. Sono in corso indagini volte anche a risalire agli autori del trafugamento.