Piazza Armerina. Un comitato per la difesa del patrimonio boschivo

Sono ormai giunti a tre i mesi di attività del comitato “Difendiamo i nostri boschi”, fondato a Piazza Armerina dopo gli spaventosi incendi che la scorsa estate hanno devastato il territorio limitrofo. 4500 ettari di bosco andati in fiamme. L’aria era ancora acre del fumo che aveva riempito ogni superficie, la popolazione sgomenta, impaurita ed arrabbiata si riuniva per analizzare le probabili cause, quantificare la flora e fauna perse e pungolare la politica affinché venissero individuati e colpiti i responsabili. Si veniva così costituendo un comitato che conta al momento attuale quasi 500 iscritti e una pagina Facebook con quasi 9.000 contatti.
Tante le attività messe a punto già dal primo mese: dalla ricognizione nelle zone colpite dall’incendio alla pulizia delle stesse, l’adesione al progetto del comitato di tutti i dirigenti scolastici di Piazza Armerina e Aidone, l’elaborazione e consegna delle linee programmatiche per lo sviluppo di un progetto di educazione alla tutela e valorizzazione dei boschi e della fauna a tutti gli studenti di ogni ordine e grado, la creazione di un progetto per la sorveglianza dei boschi nei mesi di Luglio ed Agosto. Molte anche le iniziative in cantiere. Nei prossimi mesi il Comitato ha in cantiere l’elaborazione di un depliant con indicazioni per i rischi idrogeologici e lo studio di una zona da tutelare, la partecipazione ai corsi della Protezione Civile, un progetto per guide specializzate all’interno dei boschi.
“Non è per niente facile proseguire negli impegni che ci siamo dati all’inizio e che sono stati precisati nell’atto costitutivo e nello statuto – dice Ugo Adamo, Presidente del Comitato – Seguire il lavoro delle aree in cui si è suddivisa l’attività, armonizzarlo, portarlo avanti è compito molto impegnativo. Ma ci siamo, per fortuna, ritrovate persone veramente con grande voglia di rimboccarci le maniche e portare avanti senza tentennamenti gli impegni presi, innanzitutto con noi stessi. Sono stati avviati lavori e proposte di lavoro in tutti i settori, alcuni più visibili altri meno. Ma ogni macchina che cammina richiede un motore; anche se non visibile è la struttura di base. Ci vengono fatte sempre più richieste, spesso con toni di critica. Cerchiamo di prendere il buono e di non considerare i toni pesanti ed a volte offensivi. Vorrei che tutti capiste che noi siamo cittadini come tutti, è vero prestati a questo impegno per nostra scelta, ma che abbiamo bisogno del sostegno di tutti per continuare a lavorare con serenità e profitto. Allora, dateci suggerimenti, muoveteci critiche, ma nel tono cordiale di chi apprezza quanto viene fatto ed è disponibile a darci una mano. Ricordate: più siamo meglio è”.

Nota stampa a cura del Comitato