Ecco perché penso che qualcosa si possa si debba fare.
Questo il pensiero dell’avv. Piergiacomo la Via:
“Da qualche giorno abbiamo un Presidente della Regione, non si poteva considerare tale quello passato. Dobbiamo incontrarlo presto e chiedergli che dia applicazione all’art.8, comma 4-bis D.Lvo 155/2012 sulla possibilità di utilizzo degli uffici giudiziari soppressi, “in via sperimentale, per l’esercizio di funzioni giudiziarie”, con oneri del personale e spese di gestione a carico della Regione.
La nostra non è una proposta campata in aria. La “riapertura sperimentale” del Tribunale é un’ipotesi seria e realistica, prevista dalla legge. In concreto, secondo una bozza di progetto che abbiamo simulato, con l’utilizzo di 5-7 unità lavorative, ci sarebbe la possibilità di trasferire a Nicosia, nell’ex palazzo di giustizia, almeno il 90% delle funzioni giudiziarie che oggi svolgiamo ad Enna, con un costo abbordabile di circa 100-150 mila euro a carico della Regione.
Intanto si potrebbero celebrare tutti i processi monocratici penali e civili, le comparizioni dei coniugi nelle separazioni, le udienze GIP-GUP. Non si sposterebbero più avvocati, testimoni, imputati, parti private, verbalizzanti delle forze dell’ordine, ma solamente un Giudice ed un autista da Enna. Tutto ciò con un’evidente risparmio di spesa pubblica e privata. Si potrebbe pensare anche ad una sorta di Procura decentrata, con un Sostituto Procuratore stabile a Nicosia, che coordina più da vicino l’attività investigativa dell’ex circondario e serva da deterrente per i fenomeni criminogeni.
Questa sorta di giustizia di prossimità adottata in via sperimentale, se funziona, potrebbe riaprire le porte ad un vero Tribunale della Montagna o dei Nebrodi, così come avevano sostanzialmente auspicato in maniera unitaria le comunità di Mistretta e di Nicosia. Questo resta il nostro obiettivo strategico.
Come dice testualmente la mia collega della chat tutti abbiamo il dovere di: “preservare la memoria del passato, la fatica del presente e la speranza del futuro”. E’ proprio così, abbiamo bisogno di speranza, di fiducia e sicuramente di un po’ di fortuna in più.