«Non appena ci notificheranno la delibera della giunta regionale procederemo con gli adempimenti conseguenti – dice Rosario Cultrone, presidente del Parco da circa un anno e mezzo – e con il maggior peso che avrà in seno al Consiglio l’assessorato dei Beni culturali speriamo di trovare il canale di finanziamento per il completamento del Palazzo Pennisi», il manufatto ottocentesco posto al centro dell’area del Parco e destinato a divenire museo della civiltà mineraria siciliana. È fiducioso Cultrone, anche se, dopo le recenti elezioni, è soggiacente allo «spoils system» secondo cui gli incarichi di vertice di enti e amministrazioni pubbliche possono cambiare entro novanta giorni dal cambiare del governo. «Intanto – continua Cultrone – il prossimo 18 novembre s’insedierà il nuovo revisore dei conti, Carmelo Lo Piccolo, che troverà i bilanci e gli atti contabili già redatti da Giuseppe Avenia, il commissario ad acta nominato a questo scopo e che ha operato grazie al valido supporto del personale dell’Ente». E questa del personale è un’altra spinosa questione da affrontare giacché i 15 dipendenti attualmente in servizio ai sensi della legge 16/2006 sembra non siano stati inseriti nell’ultima tornata di stabilizzazione dei dipendenti dell’amministrazione regionale. Insomma, «qualche passo avanti s’è fatto – conclude Cultrone – ma è evidente che bisognerà attendere l’insediamento del nuovo presidente della regione per capire quali sono gli orientamenti effettivi su questi enti e quanto la politica regionale intenda investire nel settore dei beni culturali di cui Floristella, a pieno titolo, fa parte».
Salvatore Di Vita