La Cgil sulle incompiute della provincia di Enna e la crisi edilizia

Alfredo Schilirò

Finita la campagna elettorale, svolte le elezioni ed eletto un nuovo Presidente della Regione ed una nuova Assemblea Regionale Siciliana, i lavoratori si aspettano che partano i cantieri edili e si sblocchi l’occupazione in edilizia – è quanto dichiarato dal segretario generale della Fillea Cgil di Enna Alfredo Schilirò.
“I lavoratori dell’edilizia in provincia di Enna, da parecchi anni a questa parte, vedono sempre più evaporare il lavoro edile.
Il numero dei lavoratori che operano nel settore delle costruzioni ad Enna si è dimezzato. Dal 2008 ad oggi gli occupati sono scesi da 6500 a 2900 quindi oltre 3000 unità in meno.
Un calo del 55% che è una percentuale superiore alla media regionale. In Sicilia difatti nel corso degli otto anni esaminati (2008 – 2016) gli occupati nelle costruzioni sono scesi del 44%.
Per tali ragioni – aggiunge Schilirò – chiediamo a gran voce, che la nuova Assemblea Siciliana si muova da subito per lo sblocco dei cantieri per dare lavoro ai cittadini siciliani infrastrutturando il territorio, mettendolo in sicurezza, mettendo in sicurezza le scuole, e ristrutturando i Centri Storici. E’ veramente paradossale – continua il segretario degli edili della Cgil di Enna – che i cantieri stentano a partire mentre in Sicilia si contano 142 incompiute di cui 10 in Provincia di Enna una per tutte la Strada Statale 117 , la cosiddetta Nord Sud. Sono tutte opere importanti che darebbero occupazione agli edili e a tutto il comparto , ma sono opere strategiche per lo sviluppo del territorio e per l’innalzamento della qualità della vita.
Schilirò chiede interventi drastici per mettere la burocrazia di fronte alle proprie responsabilità. Sono diversi mesi ormai da quando i vari organi di stampa pubblicizzavano, con grandi titoli, l’avvio del “Patto per lo Sviluppo per la Sicilia” che avrebbe portato sviluppo e quindi avrebbe dato una boccata d’ossigeno ai lavoratori edili.
Ci risulta – conclude il Segretario degli edili della Cgil di Enna – che le opere da realizzare, sono bloccate perché in alcuni casi sono carenti di progetti esecutivi mentre in altri casi è tutto bloccato dalla burocrazia regionale. Sarà vero? Non lo sappiamo con certezza ma sappiamo solo che i lavoratori edili continuano a vivere nella disperazione, anzi a non vivere ma a vegetare.