Associazione Convegni di cultura “Maria Cristina di Savoia” di Enna, conferenza “Ero forestiero e mi avete ospitato”

Grande affluenza di pubblico e viva partecipazione all’Auditorium “Napoleone Colajanni” della Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche, alla Conferenza “Ero forestiero e mi avete ospitato”, organizzata dall’Associazione Convegni di cultura “Maria Cristina di Savoia” di Enna, in collaborazione con l’Università degli Studi di Enna Kore e con l’Ufficio Diocesano della pastorale Universitaria.

Dopo i saluti ai presenti, Don Giuseppe Fausciana, Direttore Diocesano Pastorale Universitaria, moderatore dell’incontro, e Filomena Greco, Presidente dell’Associazione Convegni di cultura “Maria Cristina di Savoia”, sezione di Enna, hanno evidenziato, in premessa, come il pensiero teologico entri nella grammatica della cittadinanza e quanto sia necessario educare ad essere “cristiani adulti e cittadini responsabili”.
Gli insigni Relatori – tutti di grande spessore umano e culturale – hanno fatto emergere, nell’ambito delle proprie specifiche competenze, la complessità del tema dello “Ius Soli” e le peculiarità teologiche, giuridiche, socio-politiche, antropologiche e morali che lo connotano.
Il Vescovo Mons. Rosario Gisana, attraverso un’illuminata e colta disquisizione su alcuni Salmi e brani del Vangelo, ha messo in luce la dimensione “creaturale ed esistenziale dell’uomo” e “l’accoglienza” come frutto di una scelta umana, libera e autonoma che, solo donando, pone l’uomo sulla “via salutis”.
Il Prof. Paolo Borgiacchi, docente di Diritto Internazionale all’Università Kore, ha affrontato il tema dal punto di vista delle norme del diritto internazionale, consentendo, con un’analisi lucida e chiara, sostenuta da argomentazioni giuridiche e socio-politiche, di riflettere sul bilanciamento tra “sicurezza nazionale e diritti umani”, evidenziando come soluzioni di stampo prettamente statunitense rischiano di entrare in Europa, pur avendo essa un diverso retaggio culturale.
Il Prof. Claudio Gambino, docente di Geografia all’Università Kore, ha dimostrato come lo spazio “geografico” non è mai omogeneo e richiede rispetto e accoglienza delle diverse peculiarità nelle diverse realtà umane, e, che, soprattutto, a scuola, “nessuno può essere straniero”.
Il Prof. Pietro Cognato, teologo moralista Pontificia Facoltà teologica di Palermo, ha analizzato il fenomeno dello “Ius Soli” dal punto di vista antropologico-morale, dimostrando, nella logica binaria di humanitas/inhumanitas, come il racconto fondatore per eccellenza ebraico-cristiano è “riconoscersi nell’altro e aprirsi all’altro”.
Il vivace dibattito, a conclusione dell’incontro, suscitato dagli autorevoli interventi, ha dato ai presenti ulteriori spunti di riflessione su un tema di grande attualità e complessità che, in una società ormai multietnica e multiculturale, non può essere né eluso né trascurato, come giustamente affermato dal Prof. Roberto Di Maria, Preside dalla Facoltà, sostenendo l’importanza di trattare, anche in futuro, simili argomenti per lo sviluppo di una coscienza critica eticamente responsabile.