Il castello di Sperlinga riapre le porte


Il castello di Sperlinga riapre da venerdì 8 dicembre. Il nome, che deriva dal greco spelunca (grotta), racconta la storia di una popolazione – i Siculi – che dal 12esimo secolo ha ricavato le proprie abitazioni direttamente dalla pietra nuda. Il Castello, indubbiamente, rappresenta l’attrazione principale del posto: una fortezza inespugnabile degna dei migliori racconti cavallereschi che ancora conserva elementi dell’epoca: visibili infatti i resti del ponte levatoio, le scuderie, l’officina dei metalli o ancora i magazzini e le carceri. Tra i vari ambienti si nota una sala circolare, la cui funzione è avvolta ancora oggi nel mistero, originariamente si credeva fosse un luogo adibito al culto, una sorta di cappella ante litteram, ma la serie di nicchie scavate in una delle pareti a distanza crescente fanno pensare a un possibile rudimentale sistema di misurazione del tempo. Un’angusta scala scavata nella roccia, composta da 80 scalini, porta fino alla cima del Castello, dove si possono ammirare le armi militari utilizzate per respingere gli assalti al castello e le cisterne usate per convogliare le acque piovane, oltre a godere di un panorama mozzafiato sul verde circostante. Il museo Etnografico, allestito dal Comune, è ubicato in una delle abitazioni scavate nella roccia.