“Nella ormai ex provincia di Enna, tra strade inesistenti e viabilità pari a zero – spiega la deputata Elena Pagana – c’è un patrimonio culturale e demo-etno-antropologico testimone della storia della nostra isola: dalle città ellenizzate come Morgantina all’eredità romana di Centuripe e Piazza Armerina. Storia narra che la prima Capitale Normanna di Sicilia fu proprio Troina, a pochi chilometri da Aidone, dove si gettarono le basi per il Regno di Sicilia.
L’assessore ha due possibilità: o pensare seriamente ad una riforma del settore della gestione e valorizzazione dei beni culturali dell’isola in un’ottica di promozione e crescita per il territorio e la Sicilia intera oppure trasferire l’intera regione presso i siti in cui la promozione dei beni culturali funziona”.
“Già dal 2011 – spiega la deputata Roberta Schillaci – l’allora sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi aveva lanciato la proposta di un biglietto unico che portasse il turista alla Villa Romana di Piazza Armerina, Aidone e Morgantina. Biglietto unico che lo stesso Sgarbi ha rilanciato di recente, salvo poi cambiare idea nel voler trasferire la Venere a Roma e senza aver approntato ancora un minimo di idea su come rilanciare l’intera area archeologica”.
“Sì alla proposta di Vittorio Sgarbi di portare la Venere di Morgantina a Roma”. Il deputato forzista Michele Mancuso si schiera a fianco dell’assessore, in merito ad una preziosa idea che ha scatenato polemiche. “Tutti concordi che è necessario aumentare il flusso di turisti in Sicilia, senza dubbio l’isola più bella del mondo. Sul come fare le idee possono essere discordi, ma credo che sia fondamentale confrontarsi e non assumere posizioni preconcette, quasi come depositari unici della verità, vedi le recenti affermazioni della collega pentastellata Elena Pagana”. Michele Mancuso spiega: “Credo che affascinare i milioni di turisti che visitano la capitale d’Italia con la visione della Venere possa essere da stimolo all’aumento della curiosità e dunque della voglia di conoscere e pertanto visitare la Sicilia. La mia idea, ma sono sempre pronto a misurarmi con intuizioni differenti, è che non esista migliore pubblicità di esporre i propri tesori: non ha senso tenerli in una cassaforte, ma è utile renderli fruibili. Se poi vogliamo parlare di dati con riferimento al Museo di Aidone, negli ultimi quattro anni i visitatori sono visibilmente diminuiti. Già, prevedendo le obiezioni, siamo consapevoli che con riferimento a quel museo andrebbe potenziato, sistemato e ampliato il sistema viario, ma una cosa non esclude l’altra. L’unico obiettivo è il bene della Sicilia, restituire dignità e valore alla nostra martoriata isola, a piccoli passi, e nulla vieta che uno dei passi della Dea sia in direzione di Roma”.
“E’ inconcepibile che l’assessore ai beni culturali e all’identità siciliana proponga l’allontanamento della Venere di Morgantina dalla Sicilia per l’incapacità del governo di tutelarla e valorizzarla a dovere”. Così il responsabile Cultura e Turismo del Pd Sicilia Antonio Ferrante commenta la proposta dell’assessore ai beni culturali e all’identità siciliana Vittorio Sgarbi di trasferire a Roma la Venere di Morgantina. “Se in occasione della proposta, poi “smentita”, di esporre il Satiro Danzante al Vinitay avevamo posto dubbi sull’utilità dell’operazione, oggi l’Assessore Sgarbi vorrebbe impoverire in modo permanente la nostra terra, con l’aggravante di un suo possibile disimpegno in vista delle prossime politiche”. “I Siciliani hanno il diritto di sapere se questo assessore ha un progetto a lunga scadenza o se procede per spot e trovate del momento in attesa di ricoprire altri ruoli probabilmente più gratificanti per chi, come lui, non è siciliano e in questo senso chiediamo al Presidente Musumeci di porre in essere le condizioni perchè il nostro patrimonio venga valorizzato e tutelato. Restiamo in attesa di una proposta organica su cui confrontarci sperando di non dover più commentare iniziative come questa”.
Aidone reagisce alla proposta del neo Assessore Regionale ai Beni Culturali di spostare la Dea di Morgantina al Quirinale, ribadendo l’indissolubile legame con il territorio d’origine: queste le prime reazioni emerse da una riunione del gruppo di Aidone che fa capo all’On.Lantieri durante la quale è stata commentata l’intervista rilasciata dall’Assessore Sgarbi al TG3, postata dall’Archeologa Serena Raffiotta. “L’Assessore dovrebbe mettere in campo strategie volte alla valorizzazione dei Beni culturali siciliani e richiedere sinergia con gli altri assessorati per migliorare le infrastrutture ed incentivare gli investimenti e la ricettività di uno dei principali bacini culturali nel cuore della Sicilia. Privare il Museo della Dea di Morgantina, ormai simbolo della città, peraltro dichiarata opera inamovibile con D.A. 1771/2013 non contribuirebbe certo al rilancio di Aidone.
Bisognerebbe invece attenzionare e supportare Morgantina ed il Museo di Aidone possibilmente avvalendosi del prezioso contributo delle qualificate expertise che da sempre si impegnano in studi e ricerche legate al nostro territorio” – dichiara Serena Schillirò, già Vice Sindaco del Comune di Aidone che si è occupata di Rapporti con le Istituzioni prima delle sue dimissioni. Sentimento condiviso da tutti i componenti del gruppo che fa capo all’On.Luisa Lantieri, e rafforzato da Alessandra Mirabella, che in qualità di Presidente Archeoclub di Aidone si è sempre battuta per ogni vicenda legata al patrimonio artistico culturale di Aidone che ha dichiarato “La proposta di Sgarbi non può essere assolutamente accettata né da un punto di vista strettamente politico, poiché in palese contrasto con tutto il percorso che ha caratterizzato il rientro dei tesori di Morgantina, ma nemmeno da un punto di vista tecnico. La normativa nazionale (Legge 137/2002 e successivo D. Lgsl. 42/2004) e regionale (D.G. 155/2013) ha posto limiti alla possibilità di spostare dai Musei le opere che costituiscono il fondo principale di una determinata e organica sezione di un Museo in particolare con quelle a rischio di depauperamento. Inoltre, gli studiosi del Paul Getty che si sono occupati della esposizione della Dea hanno affermato che sarebbe stato difficile se non impossibile rimontarla, pertanto è fuori da ogni logica pensare di poterla esporre dove ogni Assessore desideri”. Mirabella ha inoltre ribadito che anche il Dott.Ray Bondin, Ambasciatore Emeritus e esperto UNESCO ritiene che Sgarbi sbaglia relativamente a due grandi progetti proposti poiché i monumenti devono rimanere in situ, pertanto la Dea di Morgantina deve rimanere ad Aidone. Anche Nuccio Lo Monaco, Presidente dell’Associazione Custodi della terra ed ex consigliere comunale ha dichiarato: “L’impegno delle Associazioni che stanno cercando con ogni mezzo di impegnarsi per poter coniugare Agricoltura e Turismo, e per rendere attrattiva la nostra cittadina, verrebbe ancora una volta mortificato, così come verrebbero mortificate anche tutte le battaglie che la cittadinanza aidonese ha sostenuto per il rientro della Dea. Se all’Assessore sta a cuore Aidone, riprenda la questione del mancato finanziamento per 10 milioni di euro per il polo museale del Truppia e si occupi della perimetrazione e dell’istituzione del Parco archeologico, indispensabile per un rilancio del territorio”.
L’On. Luisa Lantieri, riunitasi insieme al suo gruppo di Aidone per discutere di una serie di questioni legate al territorio, ha dichiarato che ci sono molti altri modi per valorizzare il patrimonio artistico culturale di Aidone e bisogna puntare ad attrarre più turisti, rappresenterà a Sgarbi delle ipotesi di sinergia tra Aidone e Piazza Armerina, che rappresentano l’eccellenza della cultura greca e di quella romana a distanza di pochi chilometri.
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Era il 17 dicembre 2007, quando l’intera comunità aidonese si mobilitò reclamando la restituzione della “Venere di Morgantina” dal Paul Getty Museum. La stampa nazionale e internazionale allora parlò della tenacia di questo piccolo “paese remoto”, come Sgarbi chiama Aidone, che reclamava questo bene trafugato e che poi è ritornato in Aidone nel 2011.