Enna: Amministrazione approva regolamento imposta di soggiorno

Enna. In attesa che, ad inizio della prossima settimana, venga approvato il progetto di riqualificazione e rilancio del Castello di Lombardia, l’amministrazione comunale ha approvato una nuova misura sul turismo: il regolamento per l’istituzione e l’applicazione dell’imposta di soggiorno che adesso dovrà passare alla deliberazione del consiglio comunale.
Al pari del progetto sul Castello e l’area circostante, anche la tassa di soggiorno mira a migliorare l’offerta turistica e a migliorare tutto ciò che può essere di interesse turistico e promozionale del territorio.
«Va innanzitutto sottolineato che l’imposta di soggiorno non graverà per nessun modo sui cittadini e sugli operatori del settore» esordisce l’assessore al Turismo Francesco Colianni che nella stesura del regolamento ha lavorato insieme all’assessore al Bilancio Ilaria Marazzotta.
Così come concepita dalla legge la tassa di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul territorio. L’introito della tassa, ha spiegato Colianni, «sarà destinato ad interventi legati al turismo, penso ad esempio a quelli a sostegno delle strutture ricettive, all fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali».
Il capoluogo ennese, in realtà, arriva con notevole ritardo sull’applicazione della tassa di soggiorno che viene adottata già da quasi tutti i centri dove si registra una presenza turistica ed i dati degli ultimi anni danno Enna, seppur in maniera lenta, in crescita.
La proposta della giunta è quella di iniziare ad applicare l’imposta dal 1° marzo ed il regolamento prevede che per strutture quali alberghi a 5 Stelle, 4 Stelle Superior, 4 Stelle la tassa sia di 2 euro; per gli alberghi classificati a 1-2-3 Stelle, B&B, agriturismi, case vacanze, ostelli, affittacamere, camping di 1 euro. Per permanenze pari o superiori ad una settimana la proposta è quella di far pagare la metà, superiore ai 15 giorni scatterebbe l’esenzione. Un modo per favorire insomma lunghe permanenze in città. Il regolamento prevede poi alcune esenzioni tra cui, ad esempio, per le fasce deboli, per chi è iscritto alla Kore e per i minori di dodici anni.
Da una prima stima, che si rifà alle presenze registrare negli ultimi anni, dalla tassa di soggiorno il Comune potrebbe introitare una cifra che va dai 30 ai 50 mila euro all’anno. Dal settore turistico, però, il Comune potrebbe presto ricavare di più perchè a breve sarà avviato il pagamento del ticket unico monumentale che comprenderà la visita del Castello di Lombardia, dell’area vicina e della Torre di Federico, un percorso che permetterà ai turisti di visitare i maggiori e più rappresentativi momumenti cittadini che per la prima volta nella storia saranno messi a reddito per le casse comunali con la possibilità, anche in questo caso, di migliorarne l’offerta.
La palla adesso passerà al consiglio comunale che nei prossimi giorni sarà chiamato ad approvare il regolamento.