Leonforte: l’università popolare ha celebrato la Giornata della Memoria

Lunedì sera l’università popolare ha celebrato la Giornata della Memoria con un omaggio a Liliana Segre, neosenatrice a vita. “Mio padre mi disse ti chiedo scusa di averti messa al mondo”. Testimone della deportazione e dei campi di concentramento la Segre ha parlato spesso della la difficoltà del raccontare. Subito dopo la guerra era necessario ricominciare e delle altrui sofferenze e delle atrocità dei sopravvissuti a nessuno sembrava importare. Oggi la Memoria è un obbligo e all’università popolare memoria e ragionamento si muovono di pari passo per evitare la liturgia della retorica. In quest’ottica si è anche cercato di comprendere il clima di oppressione che indusse molti a tesserasi e altri a giurare fedeltà al regime fascista nonostante le remore e i dubbi. Dei dodici accademici, che su oltre milleduecento, dissero di no si è pure detto e si è poi giunti al termine del percorso di conoscenza di Casa Savoia, comprendendo il modus operandi di Vittorio Emanuele III, reo certo di aver tradito il suo popolo e con la sottoscrizione delle leggi razziste e con la fuga dopo l’8 settembre, ma soprattutto reo di non essersi mai pensato intimamente italiano. Lo fu malgrado tutto. Lo fu come lo furono i suoi predecessori, trascinato dagli eventi e marginalmente ai protagonisti della storia.

Gabriella Grasso