Villarosa. Regolamento per la disciplina della rateizzazione e compensazione dei tributi comunali

Villarosa. “Approvazione regolamento comunale per la disciplina della rateizzazione e compensazione dei tributi comunali”: è questo il titolo di un punto all’ordine del giorno che sarà votato in Consiglio comunale. Si tratta di un provvedimento che la Giunta municipale della passata legislatura approvò con delibera n. 140 del 4 novembre 2016, su proposta del vice sindaco Katia Rapè, oggi invece capogruppo di opposizione di “Insieme si può”, dando “mandato, ai dipendenti responsabili di posizione organizzativa, di porre in essere tutti gli adempimenti al fine di agevolare la riscossione dei crediti, ove esistano, di credito/debito”. “Il provvedimento –spiega Rapè- si rivolge a tutti i soggetti (fornitori) che vantano crediti nei confronti del Comune, in relazione a cessione di beni o prestazioni di servizi. In questo modo potranno avvalersi della possibilità di compensare i medesimi crediti con i debiti relativi ai tributi a loro carico. Insomma, è un provvedimento il cui iter burocratico si concluderà mercoledì e che rappresenta un’attenzione nei confronti di commercianti e artigiani, al fine di alleggerire la pressione fiscale”. “Non solo, ho sollecitato –afferma Rapè- l’Amministrazione comunale il 20 gennaio scorso con lettera indirizzata al sindaco, a dotarsi anche di un apposito regolamento che servirà anche per il pagamento dei tributi comunali con la forma del “baratto amministrativo”, ai sensi dell’ art. 24 della L 164 del 2004. E’ una opportunità per offrire un sostegno reale alle fasce deboli, impossibilitati a pagare i tributi comunali in una fase di crisi economica che sta attraversando il Paese e in particolare il nostro territorio. Al tempo stesso, questo strumento permetterà al Comune di contare su una forza lavoro aggiuntiva e dedicata esclusivamente a interventi di pubblica utilità che possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzabili, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. Tra l’altro, è anche un momento di forte difficoltà in termini economici anche per gli enti locali, a seguito dei tagli dei trasferimenti statali e regionali. In questo quadro – aggiunge Rapè – possiamo passare da un welfare locale di tipo assistenziale, come quello promosso finora, a uno generativo, dove le risorse destinate al sociale smettono di rappresentare una spesa per l’ente e generano altre risorse sotto forma di interventi di pubblica utilità. Un modo per essere più vicini, in maniera concreta, al territorio e alla comunità, migliorando la vivibilità e la qualità degli spazi pubblici e aiutando chi è in difficoltà nel pagamento dei tributi comunali”.

Giacomo Lisacchi