Enna: archiviazione per tre agenti di Polizia municipale

Enna. Archiviazione per tre agenti di Polizia municipale del capoluogo e rinvio a giudizio per Giovanni Delle Cave per aver rivolto agli agenti frasi minatorie, per averli accusati di abuso di potere e uso arbitrario della forza coercitiva.
I fatti risalgono all’agosto 2016 quando Della Cave, titolare di contrassegno per la sosta dei disabili, fu sanzionato per aver sostato in uno spazio riservato ai bus. Quell’episodio creò un alterco di Della Cave, che ebbe un malore fisico, con i vigili che accusò di scarsa sensibilità per i problemi dei disabili oltre a imputare loro un abuso di potere, un uso arbitrario della forza coercitiva affermando pure che avevano commesso in suo pregiudizio “lesioni personali ingiustamente cagionate da uno stato ansioso tale da determinare un collasso circolatorio in un soggetto di 70 anni totalmente invalido”.
Queste accuse richiamarono per qualche giorno l’attenzione mediatica per il tipo di accuse rivolte agli agenti della Polizia municipale di Enna ed in questo anno e mezzo i vigili urbani sono stati coinvolti in un processo che li ha visti fiduciosi per l’esito finale che adesso ritiene il loro comportamento legittimo e li scagiona del tutto dalle accuse a loro mosse a conferma della tesi da loro esposta sin dal primo momento e sostenuta anche dal comandande della Polizia municipale Stefano Blasco che già in quella occasione si disse sicuro della condotta dei suoi agenti. Proprio Blasco fu accusato da Della Cave di dichiarazioni diffamatorie ma così effettivamente non fu.