Consiglio comunale a Calascibetta, il resoconto del gruppo di minoranza

Trattati, in Consiglio comunale anche se non tutti, gli argomenti proposti da “Riunire Calascibetta”, di seguito la nota stampa del gruppo di monoranza che riportiamo integralmente:
“Si tratta di diciotto punti sui quali si è sviluppato un confronto tra il sindaco e “Riunire Calascibetta”, perché il vicesindaco ed i consiglieri di maggioranza come da consuetudine sono stati inesistenti. Particolarmente impegnativo il confronto sullo SPRAR, su cui forse si è fatto un poco di chiarezza. Il sindaco ha affermato che non si fermerà in attesa dell’esito del referendum, con più di 800 firme di cittadini, mettendo anche dei soldi a carico del bilancio comunale. Ha precisato che non si sarebbe fermato nemmeno nell’ipotesi di un voto favorevole alla proposta della minoranza di rinvio dell’arrivo dei migranti fino al pronunciamento dei cittadini con il referendum richiesto, da parte dei consiglieri di maggioranza. Questo il rispetto del sindaco nei confronti dei consiglieri comunali. Finalmente alcuni consiglieri di maggioranza, Lo Vetri e Montalbano (D’Agristina e Di Bilio erano assenti. Chissà perché?) hanno preso la parola per dire che la colpa della realizzazione del progetto è di quei cittadini che hanno messo a disposizione (non gratuitamente!) la loro abitazione. Inutile è stato l’appello accorato della minoranza. Gli immigrati arriveranno subito dopo le elezioni”.
Soddisfazione ha espresso il Gruppo “Riunire Calascibetta”, che ha ritirato il proprio punto, sull’impegno del sindaco che provvederà alla stabilizzazione di tutti i precari comunali entro il 2019. Entro dieci giorni dovrebbe adottare la prima deliberazione. Uno scambio piuttosto vivace si è registrato tra l’assessore Speciale e il capogruppo Salvo dello Spedale La Paglia sulla farmacia sociale. La maggioranza PD e GIXI hanno bocciato la proposta. È questa la sensibilità sociale dell’assessore al ramo e dell’intera maggioranza a favore delle povertà esistenti nel comune e particolarmente per quanto riguarda la salute.
Sulla situazione a Cacchiamo il sindaco ha usato espressioni pesanti nei confronti degli abitanti della borgata non in linea con l’amministrazione. Si è lavato le mani della situazione igienica relativa a una fogna a cielo aperto, perché di competenza di Acquaenna. “Riunire Calascibetta ritiene che obbligo di un’amministrazione è quello di interfacciarsi con altri enti per risolvere i problemi della popolazione amministrata. Ma sappiamo, sulla base delle esperienze passate, che, per il sindaco, non si può né si deve toccare Acquaenna(!?)”.
“Sapevamo che la competenza per la fognatura è di competenza di Acquaenna, ma ci aspettavamo e ci aspettiamo un’azione decisa dell’amministrazione a favore dei cittadini, spesso indifesi e impotenti con questi enti. Specialmente da parte di un sindaco che ha rapporti speciali con Acquaenna”.
Forse una buona notizia: l’ANAS interverrà sulla SS 290. È quanto ha comunicato il sindaco, mostrando una nota dell’ANAS.
In riferimento ai contributi alle Associazioni sportive, il sindaco si è impegnato per l’anno 2018 di tenere conto di quanto specificato dal gruppo Riunire applicando un criterio legato al numero dei cittadini coinvolti nelle attività sportive con particolare attenzione al numero di soggetti in età evolutiva, diminuendo le differenze economiche dei bambini coinvolti, anche detraendo i pagamenti dell’utilizzo degli impianti sportivi alle associazioni.
Discussione accesa sulla parentopoli relativa agli incarichi legali conferiti al papà del presidente del consiglio, al marito della vicepresidente del consiglio, alla nuora del vicesindaco. Il sindaco ha dichiarato di assumersi personalmente la responsabilità degli incarichi affidati anche con il parere contrario dei dirigenti, mantenendo sempre il limite della legalità. “Sempre “vergognosa”, termine caro ad un membro della giunta, rimane la questione morale, il capogruppo Dello Spedale La Paglia Salvatore dichiara di rimanere senza parole sulla mancanza di sensibilità dimostrata dai consiglieri di maggioranza sulla questione morale. Il gruppo consiliare lavorerà per presentare un regolamento che possa mettere fine a tutto ciò, inserendo anche come previsto dalla legge il principio di rotazione dei professionisti”.
Un sindaco che lo sa fare, unito ad un assessore al ramo che si vanta esperto nella materia risultato: un nuovo mutuo per l’ampliamento cimiteriale. La prova provata del fallimento della programmazione dell’amministrazione, diverse proroghe dei termini e insufficienza dei fondi versati dai cittadini, perché a nostro avviso non coinvolti, non ascoltati come da abitudine di chi ha vinto le elezioni ed ora comanda, non amministra.
Facile amministrare contraendo un muto per ogni progetto da realizzare, sicuramente, chissà perché, non viene seguita una condotta da buon padre di famiglia, da parte di chi decide.
Rinviato il punto sull’Aro: il gruppo consiliare riunire proponeva la costituzione dell’Aro, con parere favorevole dell’U.T.C. ma anche se non si è discusso il sindaco ha dichiarato che non costituirà mai l’Aro.
Perché si chiede il movimento Riunire? Non vorremmo, a pensar male si fa peccato, che il trascorso personale del sindaco, ma questa volta non vorremo indovinare, non gli permetta di uscire fuori da un sistema che ha creato solo debiti, maltrattamento dei dipendenti, servizio scadente e costi esorbitanti per i cittadini.
Il movimento riunire ha già avviato una specifica attenzione alla legalità degli affidamenti su cui si è espresso negativamente anche un organo terzo all’amministrazione, chiederà al Sindaco che lo ha fatto e lo sa fare la percentuale di differenziata raggiunta e la convenienza per il comune. Si ricorda che il sindaco ha aumentato per il 2017 la tassa del 13% senza tangibile miglioramento del servizio. Si chiederanno spiegazioni sulla presenza di un impiegato a carico delle bollette dei cittadini, presso l’Ufficio Tecnico, non vorremo che a pensar male spesso si indovina. A breve il tutto verrà discusso in consiglio comunale per giungere a delle determinazioni ed atti conseguenti a tutela dei cittadini”.