Ed io pago! Nuova spinosa eredità dell’ex amministrazione del sindaco Garofalo

Enna. In occasione dell’invito da parte della terza commissione consiliare porta al rappresentante del Comune presso IPAB Santa Lucia, la consigliera Eliana Longi ha avuto occasione di portare a conoscienza anche del presidente Marino, l’ncresciosa situazione ereditata dall’amministrazione Garofalo durante la quale nel 2013 si è generato un contenzioso tra i due enti.
Secondo quanto riportato a luglio del 2013 il Comune di Enna comunica con una semplice lettera, le dimissioni dei 18 anziani ospitati per conto dello stesso comune presso la Casa Di Riposo, a decorrere dallo stesso giorno.
L’IPAB sia per un vicolo morale che per disposizione normativa regionale non può chiaramente cessare il servizio prestato agli ospiti ne tantomeno allontanarli dalla struttura, facendo così fronte a tutte le spese di ospitalità per 18 anziani e generando un ammanco di circa 250.000€ che contribuisce a gettare l’ente in uno stato di grave precarietà economica mettendo a serio rischio sia il servizio prestato ai quasi 100 ospiti che la garanzia di uno stipendio per le circa 60 unità lavorative impiegate nella struttura.
Tutto ciò ha dato vita ad un contenzioso tra IPAB e comune di Enna per gli anni 2013 e il primo semestre 2014, tutt’ora in essere e in corso di giudizio.
L’attuale amministrazione, preso atto della grave situazione finanziaria in cui versa l’IPAB Santa Lucia, a causa del mancato introito e della riduzione dei trasferimenti regionali, si è resa disponibile a valutare l’appianamento di tutte le situazioni pregresse ed a regolarizzare l’attuale rapporto tra i due enti.
La consigliera Longi si chiede “come sia stato possibile che l’allora commisario Tedesco, forse troppo impegnato nelle beghe legali con il suo successore Crisafulli e l’intero consiglio di amministrazione, non abbiano sollevato la questione politica nei confronti del’amministrazione Garofalo” ; si chiede anche “come mai il Presidente della III ccp abbia convocato due differenti sedute in due giornate consecutive con lo stesso unico ordine del giorno sentendo prima me e il giorno successivo il Presidente ed il Direttore della struttura sulle stesse argomentazioni; non rappresenta uno spreco di denaro pubblico?”.
Aggiungiamo come redazione: ed un terzo giorno per sentire anche l’Assessore (come dicono i bene informati). Non era cosa buona e giusta impegnare una sola seduta?