Enna. Organismo di controllo e certificazione Suolo e Salute

Enna. L’Ordine dei dott. agronomi e dott. forestali della Provincia di Enna, presieduto dal dott. agronomo Giuseppe Fabio Varelli, nell’incontro formativo di qualche giorno fa ha apprezzato, ulteriormente, la relazione sulla “certificazione delle produzioni biologiche e integrate” del dott. agronomo Pietro Gemellaro, direttore Suolo e Salute Regione Sicilia.
Il dott. Gemellaro, dopo una breve presentazione dell’Organismo di controllo e certificazione Suolo e Salute S.r.l., ha descritto i principali attori del mondo della certificazione del Biologico: il ruolo dell’Operatore, protagonista del sistema su cui grava la responsabilità, la imputabilità e la riferibilità dei prodotti commercializzati rispondendone in ogni sede in via esclusiva;
Gli organismi di controllo, sono società private che operano nel settore biologico in virtù dell’accreditamento da parte dell’ente unico nazionale di accreditamento ACCREDIA e del riconoscimento da parte del MiPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) e che esercitano l’attività di controllo e certificazione degli Operatori che hanno inviato la notifica e che forniscono agli Enti Pubblici i dati sulle aziende controllate e una relazione dettagliata della loro attività annualmente;
ACCREDIA che è l’Ente unico nazionale di accreditamento (sistemi di gestione, prodotti, personale), che assolve ai compiti di valutare la competenza tecnica e l’idoneità professionale degli Organismi di Controllo e Certificazione, accertandone la conformità a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni rilasciate, accreditando gli organismi di certificazione, sorvegliandone il comportamento nel tempo;
L’autorità competente, che nel caso dell’Italia è rappresentata dal MiPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali).
Il relatore è passato poi alla descrizione della figura dell’auditor e delle caratteristiche che deve possedere e cioè:
essere in grado di esaminare con competenza tutte le fasi della filiera agroalimentare, dalla produzione alla preparazione, la commercializzazione e l’importazione, nonché l’uso delle indicazioni riferite alla produzione biologica nell’etichettatura e nella pubblicità;
essere in grado di comprendere il contesto tecnologico in cui è eseguito l’audit; per fare ciò deve almeno comprendere lan terminologia usata, conoscere i concetti di buone pratiche e di punto critico di controllo, i principali strumenti in uso per l’autocontrollo aziendale;
deve avere una chiara visione del significato e delle modalità applicative dei principi di separazione nello spazio o nel tempo dei cicli di produzione e dei prodotti (rotazioni agricole, pulizie, sequenza delle produzioni, scarti, etc.);
essere in grado di comprendere le relazioni fondamentali fra le attività produttive e i vincoli specifici in materia di agricoltura biologica: per fare ciò deve conoscere i principali meccanismi di interazione tra produzione e ambiente (gestione N tot, stabilità del suolo, riduzione dell’impiego delle risorse non rinnovabili, eccetera) e le prescrizioni specifiche per le preparazioni alimentari biologiche (processi meccanici, fisici e chimici; gestione degli ingredienti, gli additivi e i coadiuvanti tecnologici, etc.).
Di poi, conclusa la presentazione delle figure del sistema, è stata affrontata la normativa europea e nazionale relativa al settore Biologico, con attenzione particolare ai regolamenti CE 834/2007 e 889/2008 e ai DM 18321 del 9 agosto 2012 concernente “Disposizioni per la gestione informatizzata dei programmi annuali di produzione vegetale, zootecnica, d’acquacoltura, delle preparazioni e delle importazioni con metodo biologico e per la gestione informatizzata del documento giustificativo e del certificato di conformità, DM 18354 del 27/11/2009 relativo alle Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007, n. 889/2008, n. 1235/2008 e successive modifiche riguardanti la produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici e 15962 del 20/12/2013 e relativo ai provvedimenti di non conformità del settore Bio.
Infine, si è aperto un ampio dibattito sulle criticità pratiche del sistema e le opportunità di sviluppo del settore, con particolare riferimento alla figura dei tecnici consulenti nel settore del Biologico.

Nino Costanzo