On. Lantieri a kermesse renziani siciliani: dobbiamo seminare e coltivare questo nuovo campo e raccoglieremo presto i frutti

A Trabia (Palermo), la kermesse dei renziani siciliani lanciata pochi giorni fa da Davide Faraone. “Noi, nella regione capitale dei 5 stelle, riuniamo tutti quelli che con i populisti non vogliono averci a che fare e che invece vogliono costruire un “Nuovo Campo”. Durante la giornata si sono alternati numerosi interventi di parlamentari nazionali e regionali, amministratori locali, professionisti e “tanti cittadini.
Tra i presenti il deputato regionale della provincia di Enna, on. Luisa Lantieri (nella foto), ed il consigliere comunale della città capoluogo Rosalinda Campanile. L’on. Lantieri ha precisato, nel suo intervento, che: “dobbiamo seminare e coltivare questo nuovo campo e sono convinta che raccoglieremo presto i frutti”.
“Mentre fuori c’è il terremoto – ha detto Faraone – sarebbe un suicidio barricarsi dentro casa, saremmo spacciati. Per questo motivo dobbiamo pensare a percorsi nuovi ed evitare che il tetto ci crolli in testa. Abbiamo l’esigenza di costruire un ‘nuovo campo’ che chiami a raccolta tutti quelli che non si riconoscono nel populismo e che, invece, sentono l’esigenza di trovare una casa politica nuova che diventi lo spazio possibile per tutti i riformisti e moderati d’Italia. Questa giornata di grande partecipazione e con tanti interventi è il primo passo”.
“Il risultato elettorale del 4 marzo – ha aggiunto – è la fotocopia di quello che sta accadendo ai partiti socialisti europei. Noi abbiamo contenuto la frana, ma ci siamo riusciti grazie a un Pd che in questi anni, con Matteo Renzi, ha cambiato fortunatamente pelle. Il risultato deludente, però, ci obbliga a guardare avanti. Lo dico senza se e senza ma, noi non ci guarderemo indietro mai”. Abbiamo grandi praterie davanti a noi e questa idea tafazzista della traversata del deserto non la condivido. Dalla Sicilia può nascere un nuovo e inedito modello che contagi l’Italia e che, da qui ad un anno, ci consenta di diventare competitivi e vincenti in Europa”.

E, sempre nell’ambito del PD, Antonio Rubino, leader dei partigiani dem, all’assemblea al circolo Pd della V circoscrizione ha presentato il ‘Manifesto per il Pd – idee per un nuovo inizio’. Un manifesto che vuole essere un “contributo per la riscrittura della mission” del partito, in grado di “riaffermarlo come l’unico soggetto in grado di contendere il consenso ai populisti senza rinchiudersi nell’Italia moderata”. Il Pd deve essere un partito “di opposizione, senza tentennamenti, ma per restituire una speranza di cambiamento, non per difendere lo status quo – afferma Rubino – Opposizione senza dubbi ma non per offrire un salvagente a un ceto politico indistinto che è stato bocciato dagli elettori. Opposizione, certo, ma non per diventare un partito moderato e di establishment”.