Promotore dell’ importante iniziativa è stato l’istituto Napoleone Colajanni, diretto dalla prof,ssa Maria Silvia Messina e di cui è direttore amministrativo il Dott. Vittorio Di Gangi.
Sabato scorso nell’aula magna del liceo classico Napoleone Colajanni di Enna si è dunque celebrata la prima giornata in memoria di Napoleone Colaianni, trasmessa anche in grande schermo nell’ ala antistante l’aula magna.
Celebrare la memoria di un uomo illustre significa riportare in primo piano e ricordare i valori e la coerenza che hanno sostenuto e costellato la sua vita e la sua opera sociale, culturale e politica. Soprattutto se ad essere celebrata nella sua Città è la figura di Napoleone Colajanni, uomo “educato all’amore della patria e della libertà”, autorevole, capace, come ricorda lo scrittore Nino Savarese, di contagiare con l’esempio della sua schietta onestà: “si temeva il suo giudizio, anche quando non poteva materialmente colpire. Tutti, nell’agire, si chiedevano che cosa avrebbe detto “ ‘u dutturi”.”
Andrea Camilleri nel suo video messaggio ha sottolineato che il Colajanni è stato un personaggio di spicco dell’Italia unitaria e post unitaria, ma anche fondamentale per lo sviluppo della Sicilia.
L’evento ha visto l’inaugurazione della biblioteca “Salvatore Mazza” dell’istituto, riaperta dopo oltre 15 anni e l’inaugurazione del centro studi “Napoleone Colajanni”.
La biblioteca è inserita in un contesto nazionale in seno al polo bibliotecario provinciale di Enna; essa è dotata di un patrimonio librario e di sussidi didattici multimediali (filmati, dischi, stereoscopio) dei primi anni del ‘900.
“La biblioteca del Colajanni è una delle più antiche e conosciute biblioteche di Enna” ha dichiarato il Cammilleri – e diviene ora ancora più prestigiosa con la consultazione e la riscoperta dei volumi che appartennero all’illustre cittadino ennese”
Ricordiamo che Camilleri nella sua gioventù trascorse alcuni anni ad Enna, utili per la sua formazione di letterato.
E proprio riguardo alla riapertura della biblioteca e all’inaugurazione del centro studi Napoleone Colajanni ha così commentato la dirigente del Colajanni Prof.ssa Maria Silvia Messina : Un tesoro che adesso l’istituto custodirà e metterà a disposizione della comunità e soprattutto dei giovani affinché possano approfondire la conoscenza anche delle opere di un uomo che ha portato alto il nome di Enna”.
il Commissario Straordinario del Libero Consorzio di Comuni di Enna Dott. Ferdinando Guarino ha esaltato i valori della cultura come mezzo valido per diffondere i valori morali e legali, per contrastare la diffusione della corruzione e della mafia.
Il Sindaco del Comune di Enna Avv. Maurizio Di Pietro nel suo intervento ha espresso il suo orgoglio per avere potuto partecipare alla manifestazione sia per il valore affettivo che lo lega al liceo
da ex allievo, sia per lo spessore morale del Colajanni al quale si é dedicata la giornata. Il sindaco ha proposto di incentivare e sostenere lo studio della storia locale e dei personaggi illustri cui Enna ha dato i natali.
Il Presidente del Consiglio d’Istituto Dott. Enrico Croce ha condiviso un commosso ricordo della figura del Preside Salvatore Mazza, a cui è intitolata la biblioteca dell’istituto, tutt’oggi ricordato con immutata stima e profondo affetto.
S.E. il Vescovo Mons. Rosario Giasana ha relazionato sull’importanza del libro nello sviluppo della conoscenza e della libertà individuale. S.E. ha puntato l’attenzione sul valore e sul fascino del libro e della carta stampata in un’epoca pervasa dalla tecnologia.
Quindi, la prof.ssa Maria Letizia Colajanni, nipote di Napoleone Colajanni, ha donato alla scuola documenti, cimeli e libri appartenuti al nonno, che confluiranno nel centro studi Napoleone Colajanni di Enna. La dott.ssa Colajanni ha parlato dell’enorme levatura civile e morale del nonno, della sua personalità poliedrica e dei suoi interessi culturali che andavano ben oltre il mondo politico.. La Colajanni ha dichiarato : “desidero che il centro studi sia come una stella polare per il comportamento dei giovani, affinché la memoria combatta l’oblio. Pertanto, il luogo migliore per custodire questi cimeli è senza dubbio la scuola”.
A chiusura della giornata, Marcella Gianfranceschi ha illustrato il lavoro di catalogazione, etichettatura e collocazione svolto dagli alunni all’interno del progetto di alternanza scuola-lavoro e l’inserimento del catalogo dei volumi inventariati sulla piattaforma del polo bibliotecario provinciale, in seno ad un contesto nazionale.
Gli studenti hanno re-inventariato ed inserito in banca dati 1000 documenti utilizzando il software Sebina, il più diffuso tra i Poli italiani; hanno consegnato all’Istituto il nuovo registro d’inventario, dal quale si evince che il documento numero 1000 è il diploma di laurea di Napoleone Colajanni donato dall’erede Maria Letizia Colajanni.
Hanno censito i materiali multimediali del ‘900, ausili didattici dell’epoca pre-digitale: 200 dischi, dei quali la metà 78 giri (i discorsi e bollettini di guerra di Cadorna, Diaz, Emanuele Filiberto, Mussolini; le antologie di letteratura italiana e latina; i “Dischi grammofono” de La voce del padrone); 80 bobine con film 16 mm., tra cui una trentina della serie realizzata dal PSSC – organismo statunitense costituito negli anni ’50 per divulgare la fisica tra la popolazione, allo scopo di colmare il divario culturale con l’URSS in tempi di competizione scientifica (la conquista dello spazio); i filmini-disco; e, soprattutto, un pregiato stereoscopio a colonna Marzocchi, sofisticato strumento dei primi anni ’20 contenente 60 lastre fotografiche in vetro che riproducono scene della Prima Guerra mondiale: una scatola magica che consente, accostando gli occhi al visore, di guardare scene tridimensionali di un secolo fa.
Gli studenti hanno riorganizzato la biblioteca secondo i moderni criteri di fruizione, risistemando i 1000 volumi per tematica, a scaffale aperto. E hanno creato le condizioni per la creazione del Centro studi Napoleone Colajanni, che vedrà la collaborazione della Soprintendenza e, grazie alla recente donazione dell’erede contiene volumi della biblioteca personale di N. Colajanni, alcuni con notazioni e fogli d’appunti autografi. Più alcuni cimeli e il diploma di laurea originale.
Hanno avuto la parola, infine, gli alunni che hanno partecipato all’attività di alternanza scuola-lavoro, i quali hanno sottolineato l’importanza dell’attività svolta. Gli stessi hanno enfatizzato il fatto che un’attività di alternanza scuola lavoro di questo tipo costituisce non solo un’esperienza di crescita personale ma anche un motivo di utilità per il bene collettivo.
”Il valore altamente educativo del progetto di alternanza scuola lavoro – dichiara la dirigente- ha investito e insistito sul senso di appartenenza, guidando i giovani a riappropriarsi delle proprie radici.
Recuperare, conoscere e valorizzare un bene di inestimabile valore culturale e storico, grazie anche lavoro dei ragazzi, viene così restituito alla Città”.
E ancora gli alunni dell’ istituto sono stati i protagonisti di altri momenti, infatti Laura Castrianni e Marta Gallone si sono esibite in celebri arie d’opera riscuotendo lunghi e calorosi applausi. Castrianni e Gallone sono allieve della prof.ssa Anna Di Marco nella classe di canto lirico del liceo musicale Napoleone Colajanni di Enna, di cui è referente la prof.ssa Giovanna Fussone.
Le allieve sono state accompagnate al pianoforte dal Prof. Vincenzo Indovino, docente di pianoforte e musica da camera dello stesso istituto.
Mercoledì, 2 maggio, la dirigente e una delegazione del Colajanni saranno ospiti su Rai Tre alla trasmissione Buongiorno Regione Sicilia.