Amministrative. Leonforte: cambio di nome in casa M5S, a sinistra i rampanti renziani e a destra anche supporters che di destra non sono

A Roma si prospetta un governo balneare per le irrisolvibili addizioni a firma Rosato. La legge elettorale detta “Rosatellum bis”, che favorisce la formazione di coalizioni fra partiti diversi ci sta regalando la gioia di vivere, ancora, senza un governo di eletti. I conti pubblici restano a rischio, Mattarella continua a dare incarichi esplorativi e noi passiamo da una campagna elettorale locale a una nazionale, senza sosta. A Leonforte si corre verso il 10 giugno fra novità e fratricidi pacificati. Il Movimento Cinque Stelle ha cambiato il candidato, da Parisi a D’Accorso, per opportunità d’immagine. L’ex candidato Parisi ha preferito non creare imbarazzo ai vertici, per un Tweet vs Rosato, l’autore dell’attuale stagnamento parlamentare. I vertici di un movimento nato al grido di “Vaffa” si sarebbero infatti potuti “scrupuliare” per tanta veemenza. Grillo, da padre nobile del movimento, si è complimentato con Parisi e poi ha ricordato ai giornalisti che li avrebbe mangiati per il gusto di vomitarli. Grillo naturalmente può perché lui non è candidato a guidare Leonforte verso la rinascita. A destra, tutto bene. A sinistra addirittura meglio: i rampanti renziani, con abnegazione e opportunismo politico, hanno fatto pace col nemico, che diventando amico e piddino nel quinquennio è tornato alla casa del padre. L’altro “sinistro” accompagnato da neo leghisti e vecchi movimentisti corre pure, verso un cambiamento paralizzato da un pre-dissesto cronico. Liste civiche per tutti e logo PD in cantina perché? “A me personalmente nessuno lo ha chiesto anche se il PD in quanto struttura partitica in provincia al momento non esiste. Sul motivo non dovrei essere io a dirlo ma la legge elettorale impone quasi la scelta civica e la crisi dei partiti ha portato definitivamente a questo. D’altronde anche la unica lista di centrodestra ha fatto la stessa scelta per poter ospitare nelle sue fila anche supporters che di destra non sono”. Così risponde Antonio Vanadia, già segretario PD di Leonforte.

Gabriella Grasso