Valguarnera. Piano rifiuti: dirigente comunale invia atti approvati in Consiglio comunale alla Procura della repubblica

Valguarnera. I consiglieri di minoranza “L’Altra Voce” e Forza Italia non ci stanno. Considerano irrituale che un dirigente comunale possa inviare atti non approvati in Consiglio Comunale alla Procura della repubblica in concorso, nel caso specifico, con l’assessore ai Lavori Pubblici Fabio Riccobene. L’oggetto del contendere riguarda sempre la famigerata delibera 41 del 28 marzo scorso, riguardante il Piano rifiuti bocciato in Aula col voto determinante della minoranza e di due consiglieri di maggioranza. Quegli atti, come abbiamo reso noto, sarebbero stati inviati alla Procura della Repubblica e ad altre istituzioni per i provvedimenti necessari. I due capigruppo delle due compagini Giuseppe Speranza e Concetta Dragà, alla luce di tutto ciò, chiedono adesso una riunione urgente del consiglio comunale con oggetto “ Mozione censura, azione compiuta dal responsabile ufficio tecnico, dai componenti della Giunta Comunale e dal sindaco” Questo quanto scrivono: “Vista la delibera di Giunta Comunale n. 41 con la quale è stata approvata la proposta effettuata dal responsabile dell’ufficio tecnico arch. Di Vincenzo e dell’assessore Fabio Riccobene, i quali, oltre ad effettuare ingiuste ed immotivate accuse ai consiglieri comunali (delibera n. 16), hanno proposto di inviare gli atti alla Procura della Repubblica. Considerata che tale azione irrituale, eccessiva, ingiustificata e certamente non di competenza del dirigente tecnico, il quale non ha il diritto di esprimere giudizi politici sui consiglieri comunali, bensì il dovere, nella qualità di pubblico funzionario, di comunicare direttamente agli organi giudiziari qualsiasi fatto che a suo parere possa avere rilevanza penale. Ritenuto tale comportamento lesivo dei diritti dei consiglieri comunali i quali hanno il dovere di esaminare gli atti sotto il profilo di propria competenza ed esprimere con il voto democratico, senza costrizioni ed intimidazioni di qualsiasi natura, il proprio giudizio sugli atti amministrativi. Per tali motivazioni e per riaffermare il diritto dei consiglieri comunali di esprimersi liberamente nell’esercizio delle proprie funzioni, chiediamo ai colleghi di esprimersi sulla presente mozione”.

Rino Caltagirone