Tar Sicilia: Le competenze sui migranti sono del Prefetto e non del sindaco di Valguarnera, condannato Comune a risarcire oltre 7 mila euro
Valguarnera - 11/08/2018

Sindaco Valguarnera
Valguarnera. Con decisione del 5 luglio scorso e pubblicato il 6 Agosto, i giudici del Tar Sicilia sezione staccata di Catania, respingono l’impugnativa presentata dal sindaco Francesca Draià, sul ricorso presentato dall’Avvocatura dello Stato, riguardante l’ospitalità dei migranti sul territorio e condannano il Comune in persona del sindaco pro-tempore, alla rifusione delle spese processuali sostenute dal Ministero degli Interni per un importo di euro 7601,50. Il Tar Di Catania dà dunque ragione alla Prefettura di Enna che aveva impugnato il provvedimento del sindaco per aver attestato, tramite ordinanza, che in tutta l’area urbana e nell’adiacente area extra-urbana, nessun immobile o struttura fosse in grado di soddisfare i bisogni e le esigenze di accoglienza SPRAR. Il sindaco, inoltre, aveva anche fatto divieto di concedere in tutto il territorio cittadino, in locazione, in comodato o in vendita, immobili privi di certificato di agibilità ed abitabilità rilasciati dal Comune, oltre che di inesistenza delle barriere architettoniche e requisiti igienico-sanitari. L’Avvocatura dello Stato sull’ordinanza emanata dal sindaco di Valguarnera ha sollevato ben 9 eccezioni, demandando al Tribunale amministrativo, in via preliminare la declaratoria di inefficacia per nullità ed, in subordine la sospensione cautelare degli effetti. Tra le osservazioni eccepite dall’Avvocatura, il sindaco non può disciplinare questioni afferenti a materie rientranti nell’esclusiva competenza legislativa ed amministrativa dello Stato e che l’ordinanza sindacale sarebbe contraddistinta da contenuti di tipo discriminatorio fondata su motivi razziali o etnici. Ed ancora, il sindaco non può incidere sulla condizione giuridica degli stranieri né sulla proprietà privata, al punto da vietare la vendita o la locazione di immobili siti sul territorio. L’Avvocatura nelle sue osservazioni parla anche di eccesso di potere in quanto il sindaco, in conformità alla legge, avrebbe dovuto concordare col Prefetto qualsivoglia intervento, non potendo agire autonomamente come avvenuto nella circostanza, né può regolamentare, con riguardo al proprio territorio, una questione di carattere nazionale, come quella riguardante il fenomeno dell’immigrazione.

Rino Caltagirone

Leggi la sentenza:















