
Gagliano. L’aula consiliare si colora di storia, con quattro tondi in mosaico raffiguranti Gagliano. Le opere sono state realizzate dal professore Gianfranco Vona, su commissione dell’amministrazione comunale. L’inaugurazione è avvenuta la sera del 29, in concomitanza con la mostra pittorica del gaglianese Aldo Latteo. Oltre a Vona, all’inaugurazione sono intervenuti il primo cittadino Salvatore Zappulla e mons. Vito Vasta. Due tondi, in oro zecchino, raffigurano la ricchezza delle attività produttive: agricola e industriale (rappresentata dall’attività estrattiva metanifera), all’ombra della Rocca e della Chiesa Madre. Gli altri due tondi, invece, rappresentano: la “battaglia di carnevale” del 1300, combattuta attorno alla Rocca, con cui fu sancita la cacciata degli Angioini dalla Sicilia; e le vetuste origini, raffigurate dagli stemmi delle principali famiglie nobiliari che governarono Gagliano a partire dal XII secolo. Gli stemmi sono quattro: quello di Gilberto Perollo, genero del conte Ruggero; quello di Federico IV re di Sicilia, nipote di Federico II di Svevia; quello della famiglia Centelles-Galletti, che fece opere di beneficenza, testimoniate soprattutto nella della Chiesa Madre; e poi lo stemma della famiglia Castelli, benefattrice del paese, che realizzò il convento e la chiesa Santa Maria di Gesù, oltre al tetto ligneo della Matrice. Al centro della composizione, l’artista ha rappresentato il cuore della comunità e della cristianità gaglianese, legata alla devozione per San Cataldo, risalente alla dominazione normanna, rappresentato con i simboli vescovili: la mitra e il pastorale.
Valentina La Ferrera giornalista La Sicilia