Piazza Armerina. I fratelli Scroppo rappresenteranno il Sud Italia alla finale nazionale di Mix Contest

Piazza Armerina. Rappresenteranno la Sicilia e il Sud Italia alla finale nazionale di Mix Contest in programma nel 2019. I fratelli Scroppo dell’Highlander Pub si sono aggiudicati, a Taormina, la tappa del Mix Contest Italy Tour, organizzata da Lalla Carello con l’agenzia To Be. Nella magnifica location dell’NH Collection Taormina, partner, assieme a Compagnia dei Caraibi, azienda che importa prodotti di alta fascia, alla multinazionale Scweppes e a Giardini d’Amore, azienda di liquoristica siciliana –fornitori degli ingredienti dei cocktail realizzati- i fratelli Scroppo hanno sfidato altri nove bartenders, provenienti da tutta la Sicilia e (due) dalla Puglia, preparando, per il pubblico presente (200 circa) e per la giuria tecnica, formata da esperti del settore, due cocktail: un pre-dinner (cocktail da aperitivo) e un after-dinner (cocktail da dopo cena), assolutamente esclusivi. I bartenders dell’Highlander, Emilio e Riccardo Scroppo, si sono aggiudicati il contest con il cocktail al pomodoro “L’eclissi di nonna Lina”, dedicato alla nonna materna scomparsa lo scorso anno, utilizzando anche olio di oliva e decorandolo con ricotta al forno, spolverata di pepe rosa e cucunci sottaceto. Per l’altro cocktail “Modica bye Nigth” sono stati utilizzati: cioccolato fondente di Modica e peperoncini esotici Habanero preparati dal papà Filippo. Affermano i fratelli: “Il livello di competizione era alto e non pensavamo di vincere. Tutte le idee e le ricette degli altri concorrenti erano straordinarie. Ha colpito, però, la semplicità dei nostri prodotti e soprattutto abbiamo colpito nel segno il contest. Un pizzico di fortuna abbinato a un po’ di professionalità, così ce l’abbiamo fatta”. I voti ottenuti, 240, sono arrivati dal pubblico presente (supporter, ospiti dell’albergo e turisti) e dalla giuria. La tappa vinta consente il passaggio diretto, assieme al secondo classificato, con 210 voti – il “Fud Off” di Domenico Cosentino di Catania – alla fase nazionale del prossimo febbraio. I drink del pub piazzese sono stati definiti ”perfetti, spettacolari”, e l’Highlander “ha tenuto alta la categoria dei baristi, dei barman, dei bartenders e di tutta la categoria che offre ospitalità”. I cocktail preparati peraltro dovevano abbinarsi alle degustazioni preparate dallo chef Natale Giunta. “Riteniamo –aggiungono- che la vittoria sia stata determinata anche dal fatto che i nostri cocktail si sposavano perfettamente con i piatti proposti dallo chef ”. I fratelli Scroppo non sono nuovi a competizioni di un certo livello: nel 2014, l’altro fratello, Davide, ha partecipato, a Siracusa, ad un contest, con corso professionale per barman, realizzato in collaborazione con la Confcommercio di Siracusa, classificandosi al secondo posto. A settembre 2014, i fratelli Scroppo hanno partecipato ad un’altra competiton, a livello nazionale, dedicata al grande produttore di whisky americano Jack Deniels con l’organizzazione, nel proprio locale, di una festa tematica per ricordare la tradizione americana dedicata alla distilleria. La valutazione era legata anche all’allestimento, in particolare all’esposizione delle bottiglie, alla musica proposta, ai cocktail preparati e alla conoscenza del mondo del whisky, con degustazioni volte a individuare i vari tipi di whisky. “Per noi- affermano i tre fratelli- un gioco, visto che abbiamo fatto tanta formazione a riguardo”. Il premio fu un viaggio in America, la visita guidata all’interno della distilleria Jack Deniels e la possibilità di essere inseriti nella storia della famosa distilleria. Emilio 42 anni, Davide 40 e Riccardo 36 hanno seguito la tradizione iniziata dai genitori, Filippo Scroppo e Angela Di Dio Parlapoco, aidonesi, emigrati in Germania per lavoro che, negli anni ’80, hanno deciso di ritornare definitivamente, con i figli ancora piccoli (Emilio 8 anni, Davide 7 e Riccardo 2), comprando casa ad Aidone (dove tuttora abitano) e aprendo, a Piazza Armerina, una panineria/birreria (con birra alla spina), “portando così un mondo allora sconosciuto a Piazza”- affermano. Nel 1996, l’apertura, alla Villetta, dell’Highlander pub. Un lavoro che, per i fratelli, è diventato, nel tempo, soprattutto una passione. In parte autodidatti, tengono molto alla formazione professionale. “In questo lavoro, non si può improvvisare –afferma Emilio, che, per primo, si è appassionato ai cocktail realizzandoli già dal lontano 1991.- “Naturalmente molto fa la clientela – prosegue – che è quella che fa crescere il nostro intuito nella preparazione dei cocktail, che ha educato il nostro sapere basandosi sul loro palato. Ai giovani che voglio scommettersi in questo settore, consiglio umiltà, passione e formazione”. “Da parte nostra – afferma Riccardo, che ha preparato il suo primo cocktail a 12 anni- c’è un grande senso di responsabilità per il territorio; nel tempo, abbiamo creato, a Piazza Armerina, un punto di riferimento per tanti, con uno standard di qualità che si è sempre alzato ma mai abbassato”.

I rapporti familiari, in un’attività lavorativa, fanno tanto e sono un importante punto di riferimento il papà Filippo e la mamma Angela. “Le esperienze di ciascuno di noi – afferma Riccardo che, oltre al pub, affianca la madre, titolare del vicino negozio di prodotti biologici – vengono messe al servizio del pub. Utilizzo, ad esempio, la mia conoscenza delle piante nell’impiego della miscelazione”. L’attenzione per il territorio e i suoi prodotti sono ritenuti fondamentali nell’attività. Davide: ”Abbiamo delle risorse del territorio, prodotti con caratteristiche proprie, ineguagliabili. Un giovane che vuole intraprendere queste attività deve perseguire essenzialmente due obiettivi: la formazione e la valorizzazione dei prodotti del territorio. Noi sappiamo che il turista è affascinato dai prodotti enogastronomici del nostro territorio miscelati, come nel nostro caso, con prodotti internazionali. Deve far riflettere il fatto che la Sicilia, ad esempio, pur non essendo produttrice di gin, esporta prodotti per la sua preparazione. Ragazzi inglesi dell’isola di Man, al nord dell’Inghilterra, dopo un viaggio in Sicilia, hanno realizzato un gin proprio con materie prime siciliane certificate (mandorle, arance e limoni) ed hanno inserito nell’etichetta il simbolo della nostra Triscele. Il nostro pub ha cinque di queste bottiglie di gin su una collezione di 900 bottiglie prodotte da questi giovani”. La recente vittoria per i tre fratelli non è però un punto di arrivo. “Aver vinto, a Taormina – afferma Riccardo- per noi, rappresenta la possibilità di fare meglio, di avere un pubblico più esigente, più esperto e aperto al mondo del bere. Vogliamo migliorarci ancora di più. In questo mondo non si arriva, si apprende sempre.” Tutti e tre i fratelli puntano sulla cultura del bere responsabile. Ai giovani, specialmente, dicono:”Consumate alcolici con moderazione, soprattutto facendo attenzione a chi sta dall’altra parte del bancone, perchè con la miscelazione, la mixology, non si scherza. Fate attenzione dove andate a bere riconoscendo figure che hanno una valida formazione professionale. Noi non vogliamo dire di essere i migliori ma ci piace essere considerati ambasciatori del bere responsabile, del bere bene e di qualità”. La vittoria della tappa di Taormina, consentirà all’Highlander anche l’inserimento, per il 2018/19, come miglior locale della Sicilia e del Sud Italia, nella rilevante guida, sia cartacea che digitale, di MT Magazine.

Angela Rita Palermo
collaboratrice La Sicilia