Tari 2017-2018. Il M5S presenta due esposti alla Corte dei Conti

I consiglieri comunali Cinzia Amato e Davide Solfato hanno presentato due esposti alla Corte dei Conti, riguardanti la Tari 2017 e 2018.

Secondo i portavoce del M5S “sembra che Enna non riesca a liberarsi delle vecchie logiche di calcolo della tariffa. Abbiamo, infatti, ravvisato artifizi contabili, tanto per le tariffe del 2017 che per quelle del 2018, già denunciati in Consiglio e nelle commissioni, ma a cui nessuno ha saputo dare risposte soddisfacenti”.

Per quanto riguarda la Tari 2018, a nostro parere, non sono stati volutamente calcolati in anticipo alcuni costi per i conferimenti dei rifiuti indifferenziati in discarica, che erano invece facilmente prevedibili e del tutto evidenti, oltre che in parte calcolati anche nel piano d’intervento, e su cui alla fine non si è tenuto conto in sede di approvazione Tari. Un’operazione contabile eccellente ma che, purtroppo, contrasta con le regole basilari dei calcoli del costo del servizio.

Sostanzialmente è stata utilizzata una logica molto simile a quella utilizzata in passato nell’ATO e cioè, sapendo che i costi del servizio sarebbero stati maggiori rispetto al gettito derivante dalla tariffa, si decide di non coprirli con un aumento della tariffa stessa, per evitare misure impopolari. Con la differenza che con l’ATO questi maggiori costi si traducevano in debiti, mentre adesso per coprirli si sono utilizzate risorse correnti del bilancio d’esercizio, con successiva variazione di bilancio in sede di approvazione della delibera di assestamento. Tutto ciò per noi costituisce un evidente errore di valutazione oltre ad un’elusione delle previsioni  di legge, che ci ha indotto ad interpellare la Corte dei Conti”.

“Lo abbiamo segnalato più volte”, chiarisce Solfato, “ma evidentemente il Sindaco ha deciso di puntare tutto sull’apertura della discarica di Cozzo Vuturo per cercare di abbassare le tariffe della Tari, che oggi ha oltrepassato i 6 milioni di euro. Siamo tuttavia davvero lontani da un servizio che guarda al futuro e che abbia una seria base di economicità. E pensare che in passato lo stesso Maurizio Dipietro reputava troppo esose tariffe vicine ai 4 milioni di euro.”

“Anche in ordine alla TARI 2017 abbiamo riscontrato forti anomalie”, sostiene  Cinzia Amato, “in particolare in riferimento all’allargamento del perimetro urbano per le zone servite, nel quale, a partire dal 24 luglio 2017, sono rientrate molte zone precedentemente non servite dal servizio di raccolta differenziata, che hanno così perso le agevolazioni di cui beneficiavano nel secondo semestre 2017.

A nostro giudizio, anche se la società EcoEnnaServizi ha ufficialmente iniziato il servizio dal 24 luglio 2017, la raccolta differenziata porta a porta è stata di fatto avviata agli inizi del mese di gennaio 2018.  Ragion per cui, le somme richieste agli utenti che godevano dell’agevolazione per le zone non servite nel secondo semestre dell’anno appaiono quantomeno illegittime, in quanto per tutto il resto del 2017 non hanno beneficiato della raccolta porta a porta così come previsto dal piano A.R.O, ma di cassonetti posti alle distanze minime rientranti come zone non servite”.

“Per tali motivi – concludono i due consiglieri – anche in questo caso abbiamo ritenuto doveroso interrogare la Magistratura affinché indaghi sui fatti, al fine di accertare un eventuale illecito derivante dalla richiesta e riscossione di somme non dovute per le regole vigenti in materia di zone non servite sulla TARI, per l’anno 2017.

Ci dispiace che alcuni dirigenti abbiano preferito assecondare questi artifizi. Noi cerchiamo di svolgere il nostro ruolo in maniera propositiva e, ovviamente, di controllare tutto. In questo caso, riteniamo che la magistratura debba quanto meno essere messa al corrente in maniera dettagliata”.