Nel Pd quasi nessuno degli eletti paga i contributi al partito, piena crisi economica

Quasi nessuno dei deputati eletti in casa Pd paga il contributo necessario al sostentamento delle sedi, per gli stipendi dei dipendenti, per le attività politiche. E’ la denuncia di Lillo Speziale, ex deputato e tesoriere Pd dimissionario che accusa tutti i sei parlamentari nazionali eletti in Sicilia e la quasi totalità dei deputati all’ Ars di “evadere” il contributo che andrebbe versato per statuto al partito. Da qui un buco di oltre 100 mila euro che ha provocato mancati pagamenti di tasse, contributi previdenziali e dell’ affitto della sede ora chiusa. Lo scrive il Giornale di Sicilia in edicola che racconta come in un partito in crisi esploda anche questo genere di che polemiche erano in corso da tempo ma restando sempre sotto traccia e comunque nelle segrete stanze. Per statuto andava versata una una tantum di 15 mila euro al momento dell’elezione e poi mille euro al mese (ridotti a 500 per i regionali). A non versare i fondi secondo il giornale sono stati Davide Faraone, Daniela Cardinale, Carmelo Miceli, Valeria Sudano, Pietro Navarra. E lo stesso segretario regionale uscente Fausto Raciti non avrebbe versato il dovuto, secondo Speziale. Fra i deputati regionali sono in regola con i pagamenti solo il capogruppo Giuseppe Lupo e Giovanni Cafeo. Altri hanno fatto versamenti non regolari: è il caso di Francesco De Domenico, Antonello Cracolici, Luca Sammartino. Mentre a non aver versato nulla o quasi sarebbero Luisa Lantieri, Baldo Gucciardi, Michele Catanzaro, Nello Dipasquale, Anthony Barbagallo.