“Stai zitta cretina e se l’è cercata sono frasi che non dovrebbero abitare una società civile” dice Maria Grazia Li Volsi eppure ancora i fatti di cronaca vengono così interpretati. Di raptus si parla nei casi di femminicidio, sempre ultima stazione di un calvario fatto di botte e umiliazioni. Di incontenibile innamoramento si dice nei casi di stalking spesso sottovalutati o volutamente ignorati. Cosa deve fare una comunità consapevole? Deve agire e non nel chiuso di consessi informati o nel ripetersi di simboli inflazionati, ma aprendosi a tutti. 1522 è il numero antiviolenza. “Speriamo di arrivare a chi vive la violenza e l’umiliazione nella solitudine e nell’indifferenza” dice Rosaria Camiolo del comitato organizzativo “speriamo di scuotere anche le troppe donne compiacenti e complici, per viltà o ignoranza” dice ancora l’Assessore.
Leonforte si muoverà come comunità contro una forma insinuante di violenza che non aveva un nome fino a poco tempo addietro. Poca cosa, ma cosa necessaria per combattere pregiudizi e stereotipi incistati nella violenza al pari dello schiaffo.
Gabriella Grasso