Leonforte. all’Università Popolare si è parlato di via Collegio Correria

Leonforte. Lunedì 29 ottobre all’Università Popolare si è parlato di Correria e della necessità di conservare anche le lapidi per conoscere e comprendere la storia del paese. L’Università Popolare invita fin da ora il sindaco a preservare la pietra di via Volta (Piano della Scuola) e quella di via Collegio (Correria); a breve una lettera verrà inviata all’avv. Carmelo Barbera per motivare le ragioni di chi sente il dovere di tramandare la memoria delle “cuticchie”. In passato la chiave di volta del municipio della “cuticchiata” venne rimossa, usata come “ticchiena” per il riposo del viandante e poi smarrita. Quante altri pezzi di storia nostrana possiamo ancora sacrificare all’indifferenza e all’incuria? Siamo certi che Carmelo Barbera comprenderà e agirà per il bene comune. La Correria, il cui significato non compare nel Battaglia ma nell’accezione dialettale del Piccitto come Curreria, era il luogo del corriere per la consegna e lo smistamento dei plichi e per offrire: sale, legno, fieno e stalla ossia ristoro per uomini e animali. Così a Leonforte, in un punto allora centralissimo: la via Collegio, sorse la correria. Risulta infatti che nel tardo 700 un servizio di corriera settimanale da Palermo giungeva al paese, attraversando l’interno della Sicilia e proseguendo poi verso Catania. La targa, in questione, fu certamente collocata accanto all’ingresso della casa di correria nel 1768 e rinnovata nel 1868 come suggerisce l’incisione affianco alla prima. “Si è voluto commentare con una nota che sembrerebbe sproporzionata in relazione alla semplicità della lapide, non per futile accademia, ma per non lasciare ancora nel vago o nella disattenzione assoluta quella che può essere una briciola, ma pur sempre un dato concreto, della storia della nostra città, su cui nessuno s’era finora soffermato”. Da Le Iscrizioni Lapidarie Dei Monumenti Leonfortesi di Giuseppe Nigrelli.

Gabriella Grasso