Enna: al via la rassegna 2018-2019 de “I zanni cinema”

La rassegna 2018-2019 de I zanni cinema comincia il prossimo 8 novembre, sempre al Centro polifunzionale A. Maddeo di via dello Stadio, sempre in collaborazione con il Comune di Enna e con il coinvolgimento delle scuole superiori della città.
A inaugurare la rassegna sarà il film 2 biglietti della lotteria, film ironico e apparentemente scanzonato che racconta le condizioni della Romania post comunista.
Seguirà il 15 novembre La casa sul mare di Robert Guédiguian. Con questo film il regista francese fa il punto, torna ai suoi temi, alla sua gente, ai suoi luoghi e alla sua luce. Lo fa con nostalgia, che è una costante del suo cinema, ma senza paternalismi, senza retorica a buon mercato e costruendo un’opera tenace e rigorosa. Capace di sintetizzare con grande intelligenza il cinema privato con uno sguardo politico centrato sul presente, per nulla passatista o malinconico.
Il 29 novembre verrà proiettato L’intrusa di Leonardo Di Costanzo. All’inizio Napoli è la tavola di un graphic novel, un mondo reale trasfigurato in una idealizzazione quieta. Al suo interno c’è uno spazio chiuso, non privo di coordinate geografiche e temporali, ma reso unico, forse inviolabile, dalla sua originalità. È un centro ricreativo per bambini, costruito fra i palazzi periferici dominati dalla camorra; è un doposcuola che regala momenti di condivisioni e divertimento a quelli che saranno gli adulti di domani. Di Costanzo vi ambienta tutto il suo film, concedendo pochissimo ad altri luoghi e circoscrivendo al suo interno personaggi e linee narrative del racconto. Nel cortile del doposcuola, negli spazi esterni e interni di una comunità retta da operatori sociali e docenti, la realtà di un mondo dominato dall’illegalità trova una pausa; non un ostacolo ma una sospensione.
Cuori puri, opera prima di Roberto De Paolis è in programma il 6 dicembre. Il film prende il titolo da una reale iniziativa di giovani e coppie che decidono di scegliere la castità fino al matrimonio, ma ancor prima inquadra – nelle parole del neoregista – “la verginità, vista come la perdita di un’illusione infantile di purezza e di perfezione: la verginità di un corpo, di un territorio che vogliono rimanere puri, senza mischiarsi con l’esterno”. Cuori puri ha vita, verità e immediatezza, modelli europei dai Dardenne a Loach e Guédiguian, e un innegabile, prezioso merito: la macchina da presa non si sente mai superiore e migliore al milieu che inquadra.
Il 24 gennaio sarà la volta de L’insulto del libanese Ziad Doueri. Nel film tutto sembra nascere dal carattere fumantino dei due contendenti, affidati agli eccellenti Adel Karam e Kamel El Basha (…) le ragioni dell’uno o dell’altro diventano la miccia che accende la contrapposizione mai sopita tra cristiano-libanesi (assimilabili per certi versi ai nostri leghisti) e profughi palestinesi, forti della solidarietà militante che li accompagna. E che il film svela poco a poco, un interrogatorio dopo l’altro, mentre ci si srotola davanti la storia libanese degli ultimi cinquant’anni, fatta di sangue e di odi incrociati.”
Il 7 febbraio si proietterà Un sogno chiamato Florida, diretto da Sean Baker, racconta la storia di Moonee (Brooklynn Prince), Scooty (Christopher Rivera) e Jancey (Valeria Cotto), tre bambini che vivono nella degradata periferia di Orlando, Florida, tanto vicina alla capitale mondiale delle vacanze, Disney World, quanto lontana dal gioioso e spensierato benessere dei suoi parchi tematici, spettacoli e resort.
I piccoli protagonisti hanno circa sei anni e riescono ancora a trasformare una realtà fatta di fast food, trash televisivo e quotidiana miseria in avventura, animati da quello spirito di possibilità e di intraprendenza tipico dell’infanzia.
L’ordine delle cose di Andrea Segre è in programma il 21 febbraio. Se la legge e il senso comune contrastano tra loro, è possibile sovvertire L’ordine delle cose? La domanda tormenta il povero Corrado (Paolo Pierobon), un alto funzionario del Ministero degli Interni italiano specializzato in missioni internazionali contro l’immigrazione clandestina. A lui viene affidato il delicato compito di arginare i viaggi illegali dalla Libia verso l’Italia, conciliando la realtà di un Paese attraversato da profonde tensioni intestine, la Libia post-Gheddafi, con gli interessi italiani ed europei.
L’altra sezione del programma è, come sempre, dedicata al cinema documentario. Giovedì 13 dicembre si inizia con Moser- Scacco al tempo di Nello Correale. A Palù ci si allena fin da bambini, perché vivere lì è come stare su una scala: non si può muovere un passo senza scendere o salire. Non c’è modo migliore per iniziare un film permeato da passione e amore per lo sport di questa dichiarazione: lo sport non come stile di vita ma vita quotidiana, da respirare e fare proprio in ogni momento, anche nei gesti più insignificanti come camminare, che diventano espressione di un agonismo pieno di orgoglio. Francesco Moser ne parla con carezzevole affetto ma senza nostalgia nel documentario a lui dedicato diretto da Nello Correale, che ripercorre, nelle parole dell’atleta e con le bellissime immagini dei suoi trionfi, la storia tutta italiana – e trentina, come tiene a specificare – di questo grande campione del ciclismo.
Il 10 gennaio sarà la volta di Prova contraria di Chiara Agnello. I ragazzi criminali del circuito penale minorile di Palermo. Hanno commesso gravi reati e per questo raggiungono le pagine dei giornali e sono considerati senza speranza. Questo film racconta il loro grande impegno nel risalire il sentiero della legalità, aiutati dai loro assistenti sociali, vere guide, che riescono a vedere oltre il caso di cronaca, e identificano la “Prova Contraria”: quell’elemento umano interno ai ragazzi, che se affrontato e compreso, potrà salvarli.
Giovedì 31 gennaio Elena Russo e Sebastiano Pennisi ricorderanno Sebastiano Gesù, storico del cinema siciliano che è venuto a mancare l’estate scorsa. E del suo ultimo progetto Hanno ammazzato cumpari Turiddu- Verga al cinema. Realizzato in collaborazione con gli alunni del Liceo Artistico Statale M.M. Lazzaro di Catania, il documentario scava, intessendo interviste, fotografie e filmati d’epoca, nel rapporto controverso tra Verga e la nuova arte e focalizza la sua attenzione sull’influsso morale che l’opera letteraria verghiana ha esercitato sul cinema di impegno civile dalla fine degli Anni ’30 ai giorni nostri
Cinema Grattacielo di Marco Bertozzi sarà proiettato il 14 febbraio. E’ un film sul Grattacielo di Rimini. Un incrocio di sguardi su una città in verticale che si staglia nello skyline adriatico, una torre di Babele che pulsa, ospita convivenze, incarna immaginari. Un simbolo della città, al pari di altri luoghi storici (dal Ponte di Tiberio all’Arco d’Augusto, dal Tempio Malatestiano ai siti felliniani, come il Grand Hotel e il Cinema Fulgor), il Grattacielo di Rimini accoglie abitanti storici e giovani coppie, commercianti cinesi e ambulanti africani, liberi professionisti e lavoratori del turismo, artisti visivi e studenti universitari.
Il 7 marzo, infine, La guerra è tutta strana di Angelo Barberi e Sebastiano Pennisi. La guerra nella memoria di chi l’ha vissuta- reduci della Seconda guerra mondiale, ex militari italiani, migranti – e nell’immaginario di bambini e giovani.

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redazione-vivienna