“Fabbrica di diplomi” a Pietraperzia, nove misure interdittive alla preside ed insegnanti, due hanno già fatto richiesta di patteggiamento
Enna-Cronaca - 13/11/2018
L’attività portata a compimento quest’oggi, dalla Sezione di PG Carabinieri della Repubblica di Enna, trae origine da un esposto-denuncia presentato 1’8 marzo 2017 nel quale si ipotizzava che i responsabili dell’Istituto Paritario ”L’Aurora” – sito a Pietraperzia, via della Pace n. 4 – gestissero i corsi – dietro corresponsione delle correlate rette da parte degli studenti iscritti – senza, tuttavia, svolgere concretamene alcuna attività didattica, cosi attestando falsamente sui registri di classe la presenza in aula durante le ore di lezione di studenti, in realtà assenti, che venivano in tal modo indebitamente ammessi alla partecipazione agli esami di Stato.
A seguito di tale esposto-denuncia, nel mese di marzo 2017 la Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri presso la Procura, diretta dal Procuratore della Repubblica dott. Massimo Palmeri e con il coordinamento del Pubblico Ministero dott. Giovanni Romano (nella foto durante la conferenza stampa) avviava le attività investigative, anche con indagini tecniche (video sorveglianza e servizi o.c.p.) oltre che tradizionali (assunzione a s.i., perquisizioni, sequestri ecc.), che, con compendiato nell’informativa finale, hanno messo in luce la responsabilità di dirigenti docenti, con riferimento all’anno scolastico 2016/2017, evidenziando e differenziando ruoli dei vari indagati. Le condotte che sono state evidenziate si possono cosi riassumere:
– falsa attestazione sul giornale di classe in ordine alla presenza degli studenti in aula durante l’orario di lezione nei giorni ivi considerati;
– falsa attestazione sul giornale di classe in ordine al regolare espletamento del1’attività didattica nei giorni ivi indicati;
– falsa attestazione sul registro dei verbali di consiglio di classe circa l’effettivo svolgimento di prove, sia scritte che orali, tese ad accertare il livello di conoscenza linguistico-grammaticale conseguito dai singoli alunni;
– falsa attestazione dei risultati degli scrutini del 1° e 2° quadrimestre attraverso formulazione di valutazioni fittizie in ordine alle votazioni riportate da taluni allievi;
– omessa rilevazione delle assenze attraverso la falsa attestazione del numero di ore totali d’assenza maturate dagli alunni nel corso dell’intero anno sco1astico;
– svolgimento di parte dell’attività didattica in località e luoghi diversi da quelli oggetto l’autorizzazione.
Al temine delle attività investigative, già nel mese di giugno 2018, venivano denuncia all’ A.G. le sottonotate persone:
1. -C. R., classe 1944, da Catania; responsabile dell’Istituto Paritario ”L’Aurora’:’;
2. -C. G M., classe 1971, da Nicosia; responsabile dell’Istituto Paritario ”L’Aurora”;
3. -S. V. A., classe 1948, da Calascibetta (EN), preside dell’Istituto Paritario ”L’Aurora”;
4. -V. T., classe 1985, da Nicosia (EN), professore dell’Istituto Paritario ”L’Aurora”;
5. -F. M., classe 1971, da Barrafranca (EN), professore dell’Istituto Paritario ”‘L’Aurora”; .
6. -S. S., classe 1980, da Roccella Valdemone (ME), professore dell’Istituto Paritario ”L’Aurora”;
7. —B. L., classe 1976, da Nicosia, professore dell’Istituto Paritario “L’Aurora”;
8. -G. D., classe 1971, da Calascibetta, professore dell’Istituto Paritario ”L’Aurora”;
9. -D. M., classe 1980, da Riesi (CL) professore.
in quanto ritenute responsabili dei delitti p. e p. dagli artt. 110, 112 n. 1 e 479 c.p., in relazione all’art. 476 c.p. (falso ideologico in concorso commesso da pubblico ufficiale), per i fatti accertati in Pietraperzia e Nicosia dal marzo 2017 al giugno 2017.
Il quadro gravemente indiziario costituitosi è stato condiviso dal P.M. che, facendo proprie le conclusioni degli investigatori, ha inoltrato al G.I.P. del Tribunale di Enna una richiesta di applicazione di misura cautelare interdittiva a carico dei nove soggetti. I1 Giudice, dottoressa Luisa Maria Bruno, espletate le formalità di rito e dopo aver interrogato gli indagati, si determinava, con provvedimento nr. 1681/ 17 R.G.N.R. mod. 21 e 49/18 R.G.GIP, del 9.11.2018, ad applicare la misura cautelare nei confronti di 7 dei soggetti indagati, dato che due di loro (B. L. e V. T.) avevano nel frattempo formulato, al Pubblico Ministero, richiesta di patteggiamento ammettendo le proprie responsabilità.
Nello specifico, il provvedimento del G.I.P è cosi articolato:
– misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attività di insegnamento e dirigenza di istituti scolastici e di tutte le funzioni pubbliche a dette attività collegate per la durata di dodici mesi, per il Dirigente e per i responsabili dell’istituto;
– misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attività di insegnamento e di tutte le funzioni pubbliche a dette attivita collegate per la durata di mesi due, per i rimanenti.
Ieri, 12 Novembre 2018, dalle ore 08.00, in Enna, Barrafranca, Nicosia, Catania, Roccella Valdemone (ME), Pescara e Bergamo, i Militari del1’Arma hanno proweduto a notificare a
tutti gli indagati l’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P., sottoponendo i soggetti agliobblighi prescritti. Contestualmente, il provvedimento è stato notificato, sempre dai Carabinieri, a Roma, presso la sede del MIUR, per quanto di competenza del Ministero.