A seguito di tale esposto-denuncia, nel mese di marzo 2017 la Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri presso la Procura, diretta dal Procuratore della Repubblica dott. Massimo Palmeri e con il coordinamento del Pubblico Ministero dott. Giovanni Romano (nella foto durante la conferenza stampa) avviava le attività investigative, anche con indagini tecniche (video sorveglianza e servizi o.c.p.) oltre che tradizionali (assunzione a s.i., perquisizioni, sequestri ecc.), che, con compendiato nell’informativa finale, hanno messo in luce la responsabilità di dirigenti docenti, con riferimento all’anno scolastico 2016/2017, evidenziando e differenziando ruoli dei vari indagati. Le condotte che sono state evidenziate si possono cosi riassumere:
– falsa attestazione sul giornale di classe in ordine alla presenza degli studenti in aula durante l’orario di lezione nei giorni ivi considerati;
– falsa attestazione sul giornale di classe in ordine al regolare espletamento del1’attività didattica nei giorni ivi indicati;
– falsa attestazione sul registro dei verbali di consiglio di classe circa l’effettivo svolgimento di prove, sia scritte che orali, tese ad accertare il livello di conoscenza linguistico-grammaticale conseguito dai singoli alunni;
– falsa attestazione dei risultati degli scrutini del 1° e 2° quadrimestre attraverso formulazione di valutazioni fittizie in ordine alle votazioni riportate da taluni allievi;
– omessa rilevazione delle assenze attraverso la falsa attestazione del numero di ore totali d’assenza maturate dagli alunni nel corso dell’intero anno sco1astico;
– svolgimento di parte dell’attività didattica in località e luoghi diversi da quelli oggetto l’autorizzazione.
Al temine delle attività investigative, già nel mese di giugno 2018, venivano denuncia all’ A.G. le sottonotate persone:
1. -C. R., classe 1944, da Catania; responsabile dell’Istituto Paritario ”L’Aurora’:’;
2. -C. G M., classe 1971, da Nicosia; responsabile dell’Istituto Paritario ”L’Aurora”;
3. -S. V. A., classe 1948, da Calascibetta (EN), preside dell’Istituto Paritario ”L’Aurora”;
4. -V. T., classe 1985, da Nicosia (EN), professore dell’Istituto Paritario ”L’Aurora”;
5. -F. M., classe 1971, da Barrafranca (EN), professore dell’Istituto Paritario ”‘L’Aurora”; .
6. -S. S., classe 1980, da Roccella Valdemone (ME), professore dell’Istituto Paritario ”L’Aurora”;
7. —B. L., classe 1976, da Nicosia, professore dell’Istituto Paritario “L’Aurora”;
8. -G. D., classe 1971, da Calascibetta, professore dell’Istituto Paritario ”L’Aurora”;
9. -D. M., classe 1980, da Riesi (CL) professore.
in quanto ritenute responsabili dei delitti p. e p. dagli artt. 110, 112 n. 1 e 479 c.p., in relazione all’art. 476 c.p. (falso ideologico in concorso commesso da pubblico ufficiale), per i fatti accertati in Pietraperzia e Nicosia dal marzo 2017 al giugno 2017.
Il quadro gravemente indiziario costituitosi è stato condiviso dal P.M. che, facendo proprie le conclusioni degli investigatori, ha inoltrato al G.I.P. del Tribunale di Enna una richiesta di applicazione di misura cautelare interdittiva a carico dei nove soggetti. I1 Giudice, dottoressa Luisa Maria Bruno, espletate le formalità di rito e dopo aver interrogato gli indagati, si determinava, con provvedimento nr. 1681/ 17 R.G.N.R. mod. 21 e 49/18 R.G.GIP, del 9.11.2018, ad applicare la misura cautelare nei confronti di 7 dei soggetti indagati, dato che due di loro (B. L. e V. T.) avevano nel frattempo formulato, al Pubblico Ministero, richiesta di patteggiamento ammettendo le proprie responsabilità.
Nello specifico, il provvedimento del G.I.P è cosi articolato:
– misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attività di insegnamento e dirigenza di istituti scolastici e di tutte le funzioni pubbliche a dette attività collegate per la durata di dodici mesi, per il Dirigente e per i responsabili dell’istituto;
– misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attività di insegnamento e di tutte le funzioni pubbliche a dette attivita collegate per la durata di mesi due, per i rimanenti.
Ieri, 12 Novembre 2018, dalle ore 08.00, in Enna, Barrafranca, Nicosia, Catania, Roccella Valdemone (ME), Pescara e Bergamo, i Militari del1’Arma hanno proweduto a notificare a
tutti gli indagati l’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P., sottoponendo i soggetti agliobblighi prescritti. Contestualmente, il provvedimento è stato notificato, sempre dai Carabinieri, a Roma, presso la sede del MIUR, per quanto di competenza del Ministero.