“Avrei dovuto vigilare e controllare personalmente, giorno e notte, che tonnellate di rifiuti di ogni sorta (forse anche radioattivi) non venissero depositati nella ex-miniera? Era un compito che spettava al presidente della Regione o ad altri? Ero commissario per la bonifica del sito minerario – ha detto Lombardo nel corso delle indagini – e il mio governo, fatto, mi dicono, senza precedenti, ha reperito le risorse, oltre 20 milioni di euro, per il risanamento del sito e grazie a quelle risorse, si è celebrata finalmente la gara per l’esecuzione del relativo progetto”.
Per i legali il rammarico di non avere una sentenza assolutoria. “Rammarico visto che la fase di indagine è durata per più di cinque anni e al gup si sono avvicendati diversi giudici per due anni – dice l’avvocato Massimo Motisi – resta l’amarezza di non potere avere la soddisfazione di una sentenza pienamente assolutoria su questa vicenda che va avanti da sette anni e mezzo dal sequestro”.