Ordine Agronomi e Forestali di Enna: Giornata nazionale degli alberi 2018

L’Ordine dei dott.agronomi e dott.forestali della Provincia di Enna, come ogni anno, invita a partecipare alla manifestazione “Giornata nazionale degli alberi 2018” per un momento di sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e sviluppo sostenibile.

La manifestazione si estenderà su tutto il territorio nazionale, essendo riconosciuta, ai sensi dell’ art. 1 della legge 10/2018 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, con lo obiettivo di “promuovere la conoscenza dell’ecosistema boschivo, il rispetto delle specie arboree ai fini dell’equilibrio tra comunità umana e ambiente naturale, l’educazione civica ed ambientale sulla legislazione vigente, nonché per stimolare un comportamento quotidiano sostenibile al fine della conservazione delle biodiversità” (art.1, comma 2).

L’iniziativa locale si svolgerà oggi, 21 novembre 2018, dalle 9.30 alla caserma dei Vigili del fuoco di Enna Bassa, con la disponibilità del comandante ing. Salvatore Rizzo. Nella prima fase della mattinata si intende coinvolgere gli alunni degli istituti scolastici primari e secondari di primo grado, attraverso un momento didattico, grazie alla disponibilità di un’aula nella quale verranno proiettate delle presentazioni e dei video inerenti la tematica.
Successivamente, gli alunni assisteranno e parteciperanno alla messa a dimora degli alberelli negli spazi incolti attorno ai piazzali di servizio della struttura.

A tal fine l’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Enna, guidato dal presidente Giuseppe Fabio Varelli, è pronto ad offrire ai sindaci “la propria disponibilità per una collaborazione istituzionale con l’amministrazione al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile delle città sui temi ambientali, dell’agricoltura della pianificazione e della gestione del verde, per migliorare i servizi al cittadino e promuovere e valorizzare la cultura del proprio patrimonio ambientale; nello specifico può mettere a disposizione dell’amministrazione le competenze specifiche dei propri iscritti a sostegno delle politiche di gestione delle aree urbane e la progettazione di una città vicina ai bisogni dei cittadini”.

L’ondata di maltempo che sta flagellando l’Italia è caratterizzata da raffiche di vento, oltre i 100 km/h in molte zone – aggiunge Varelli -. Sono numerose le persone che hanno perso la vita o sono rimaste ferite dalla caduta degli alberi, piegati e spesso sradicati dalle folate di vento. Un albero è un essere vivente e senziente che nasce, si riproduce e muore, intessendo una fitta rete di relazioni con gli altri organismi vegetali e animali dell’ambiente in cui vive. Ha bisogno di nutrirsi e, alla pari degli altri organismi che vivono sul pianeta Terra, può godere di buona salute oppure ammalarsi.

“Il verde urbano rappresenta – ha aggiunto il presidente Varelli – un bene pubblico e una risorsa comune, che è in grado di attenuare gli squilibri tipici delle aree urbane e altri fattori di degrado e rischio ambientale, fornendo contributi essenziali per la qualità urbana ed il miglioramento della vita dei cittadini. C’è bisogno di una maggiore consapevolezza delle amministrazioni e di un salto di qualità in termini di formazione e aggiornamento degli operatori del verde urbano per evitare che interventi utili all’ambiente si trasformino in qualcosa di dannoso, per la natura e gli stessi cittadini”.

“I progetti di realizzazione e manutenzione delle aree verdi – dice ancora Varelli – dovrebbero essere redatti da professionisti abilitati con adeguate competenze agronomico forestali. Tutti gli interventi dovrebbero essere coordinati da un tecnico tengono conto dell’ambiente, della tipologia urbanistica, delle funzioni, della fruibilità, della dotazione vegetazionale che caratterizza i luoghi, della tipologia strutturale delle opere progettate per realizzare spazi a verde, della natura ed entità degli spazi e della vegetazione che caratterizza le aree limitrofe. Le principali vittime della cattiva gestione sono gli alberi, sebbene siano riconosciuti da numerosi studi come in grado di abbattere l’insidioso particolato sospeso in atmosfera (uno degli inquinanti più presenti in città e pericolosi per la salute) e di garantire benessere e persino felicità alla persone , spesso sono oggetto di pessima progettazione, e cattiva gestione, con potature errate o addirittura con la pratica della capitozzatura, che sopprime l’asse primario dell’albero senza lasciare un ramo di sostituzione”.

La Legge 10/2013 rende di fatto cogente per i Comuni l’obbligo di redigere un bilancio
arboreo ed un censimento degli alberi monumentali.

Nino Costanzo